Ravenna: L’INCANTO DELL’AFFRESCO

| 1 giugno 2014
Affreschi staccati 1

Capolavori strappati, da Pompei a Giotto, da Correggio a Tiepolo

… “una storia già lunga e che gioverebbe ripercorrere e approfondire (…) anche perché, nella sua alternativa di successi e di contrasti, di proposte radicali e di remore impastate d’ignoranza e pavidezza, spargerebbe riflessi preziosi anche sulla storia del gusto italiano e del suo atteggiarsi verso il proprio passato. Credo anzi che se ne potrebbe cavare un libro bellissimo (speriamo che un giovane voglia attendervi) oppure una utile ‘mostra storica’.” (Roberto Longhi)

Ecco avverato il doppio sogno del più grande storico e critico dell’arte del Novecento con questa strepitosa mostra accompagnata da due grossi tomi. Dai primi masselli cinque-seicenteschi, ai trasporti settecenteschi, agli strappi ottocenteschi, fino alle sinopie staccate negli anni Settanta del Novecento. Giotto, Pisanello, Andrea del Castagno, Bernardino Luini, Garofalo, Perugino, Raffaello, Romanino, Correggio, Pontormo, Moretto, Niccolò dell’Abate, Pellegrino Tibaldi, Ludovico e Annibale  Carracci, Guido Reni, Guercino, Tiepolo, per citarne solo alcuni, sono i protagonisti indiscussi di una importante esposizione attualmente in corso al Mar – Museo d’Arte di Ravenna; qui viene ripercorsa la secolare storia e fortuna della pratica del distacco delle pitture murali per salvaguardarle dal degrado e dalla distruzione durante le guerre, ma anche per tramutarle in quadri da galleria a disposizione del mercato antiquario italiano e straniero, fino ai trasporti del secondo Novecento, quando si ebbe la cosiddetta “stagione degli stacchi” e quella della “Caccia alle sinopie” (disegni preparatori che gli antichi maestri avevano lasciato sotto le pitture).                                                                                                               Il percorso, diviso in sei sezioni, è costruito secondo un criterio storico-cronologico. La “Madonna con il Bambino” di Taddeo di Bartolo venne traslata da una parete all’altra di una chiesa pisana, il “Bambino Gesù delle Mani” del Pinturicchio dall’appartamento di Papa Alessandro VI Borgia.  Nel Settecento Antonio Contri mette a punto la tecnica dello strappo: strappandolo, l’affresco può essere ricollocato sulla tela. Una tecnica che viene ripresa alla fine del XVIII secolo, nel 1804 a Modena con il “San Geminiano” di Niccolò dell’Abate nel Palazzo delle Beccherie. Fra il XVI e il XVIII secolo vennero traslate la “Maddalena piangente” di Ercole de Roberti della Pinacoteca di Bologna, il “Gruppo di angioletti” di Melozzo da Forlì dei Musei Vaticani, presenti in mostra. Nel XIX secolo gli stacchi degli affreschi incontrano la ricerca scientifica, la conservazione e il collezionismo. Indimenticabili le opere qui presenti: dal frammento di affresco del Tempio di Iside a Pompei al “Volto di Cristo” di Beato Angelico,    dal “Virgilio” di Giulio Romano al “Putto reggifestone” di Raffaello. Di grande importanza e suggestive troviamo altresì le pitture staccate dalle “Domus” di Ercolano e Pompei,   veri capolavori solitamente visibili al Museo Archeologico di Napoli. Questa sequenza di 110 straordinari lavori trova una sua ideale estensione al Museo Nazionale, dove sono attualmente esposte le grandi, bellissime “vele” dipinte da Pietro da Rimini per l’ex chiesa di Santa Chiara.                                                                         Realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, l’esposizione è curata da Claudio Spadoni (Direttore scientifico del Mar), e Luca Ciancabilla (ricercatore del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna). Il catalogo, in due volumi, di Silvana Editoriale, raccoglie i saggi di diversi specialisti, le schede scientifiche di tutte le opere esposte ed apparati biobibliografici.

Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna; Via di Roma 13, Ravenna; www.mar.ra.it                                                                                                                                       Fino al 15 Giugno 2014; orari:  martedì, giovedì e venerdì 9-13.30 e 15-18; mercoledì e sabato 9-13.30; domenica 15-18; Tel: +39 0544 482477; Informazioni e prenotazioni: Tel. 0544-482356; Ingresso: 9€; ridotto 7€; Studenti Accademia e Università, insegnanti 4€                                                      Visite guidate | Tutti i sabati e le domeniche alle 16.30; Prenotazione obbligatoria: 12€

Fabio Giuliani

 

 

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