PATRIMONIO DELL’UMANITà: LE PALAFITTE DEL GARDA

| 3 novembre 2011
carta palafitte

Alla fine del giugno scorso, per decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale riunito a Parigi, i “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” sono entrati a far parte della Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Si tratta di centoundici aree archeologiche situate nei territori di Svizzera, Austria, Francia, Germania, Slovenia e Italia. La maggior parte di quelle italiane sono localizzate nella regione del Garda: sia sulle sponde del lago, come gli abitati ora sommersi di San Sivino di Manerba e Lugana Vecchia di Sirmione, sia nei bacini inframorenici nel suo immediato entroterra, come quelli del Lavagnone di Desenzano, del Lucone di Polpenazze, di Bande di Cavriana e di Castellaro Lagusello. La scelta di questi siti, selezionati tra i circa trenta gardesani attualmente noti, è stata determinata dal loro migliore stato di conservazione, dalla valorizzazione dei loro reperti all’interno dei musei di riferimento (Civico Museo Archeologico della Valtenesi di Manerba, Museo dell’area archeologica statale delle “grotte di Catullo” di Sirmione, Civico Museo Archeologico “G. Rambotti” di Desenzano, Civico Museo Archeologico della Valsabbia di Gavardo, Museo Archeologico dell’Alto Mantovano di Cavriana) e dalla grande potenzialità dei loro depositi archeologici per le ricerche già in corso o previste per il futuro. L’iscrizione alla lista del Patrimonio UNESCO, però, costituisce solo l’inizio di un cammino importante, che nei prossimi mesi coinvolgerà tutti i soggetti interessati (Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenze, Regioni, Province, Comuni) nella individuazione delle migliori modalità di tutela, gestione e valorizzazione di questi luoghi, che possono e devono essere patrimonio non solo degli studiosi ma di tutti.
Brunella Portulano

I SITI DEL PATRIMONIO MONDIALE APPARTENGONO A TUTTE LE POPOLAZIONI DEL MONDO, AL DI LÀ DEI TERRITORI NEI QUALI ESSI SONO COLLOCATI. Una delle missioni principali d e l l ’ U N E S C O c o n s i s t e n e l l ’ i d e n t i f i c a – z i o n e , n e l l a protezione e nella tutela e nella trasmissione alle generazioni future dei patrimoni culturali e naturali di tutto il mondo. Sulla base di un trattato internazionale conosciuto come “Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, culturale e naturale”, adottato nel 1972, l’UNESCO ha finora riconosciuto un totale di 878 siti (679 beni culturali, 174 naturali e 25 misti) presenti in 145 Paesi del mondo. Attualmente l’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità.

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