OX DI CLAUDIO BEDUSSI

| 28 marzo 2013
copertina ox

Per l’incontestabile musicalità, raffinatezza ed eleganza dei versi Ox è un libro inconsueto e sorprendente. Un libro che incanta il lettore. Pur essendo scritto ai giorni nostri, sembra un’opera del passato, meglio ancora, un capolavoro del passato con un dolce sapore d’antico ed eterno. L’incanto di quelle strofe trasporta il lettore in una soffitta con una finestra sulla piazza e sul lago (la vicenda è ambientata sul Garda che ne è parte integrante). Nevica. Tutto si svolge in inverno, ma la storia d’amore dei due protagonisti è solo una forma, un modo attraverso cui si svolge il vero percorso che è quello dell’affrancamento interiore. Chiara e Cristiano non sono racchiusi nel cerchio dell’amore non corrisposto, ma c’è da parte loro una progressiva apertura al dolore del mondo, che ha la preminenza nell’ultimo quadro

Ma il male corrode la terra, cristiano, una lunga mano passa sulle città, ora gelida, ora di fuoco. Ho visto un canto disperato nelle vene degli amici. il sangue ai loro polsi. e ha invaso le strade un vento d’indicibile tristezza.

Ho attraversato le loro tenerezze come foreste abbattute dal nulla quotidiano, con bulldozer

d’oro e d’illusione, già in guardia ai sorrisi che non gli riuscì di afferrare.

I protagonisti ci portano a quel confine incerto dove la filosofia orientale incontra il pensiero occidentale. Un mondo distante, ma nello stesso tempo vicino perché l’amore è un sentimento universale e immortale che attraversa il tempo e lo spazio. La loro è un’intensa metamorfosi dualistica. Essi, raccontandosi a vicenda, quasi in simbiosi scandagliano in profondità il loro sentimento, mentre l’aedo interviene a punteggiare la realtà nel sogno. Solo a una seconda lettura più attenta di OX permette di cogliere la stratificazione dei concetti che va al di là della trama. Infatti, piano profondo di lettura sono le numerose citazioni presenti nel libro che vanno dal Cantico dei Cantici alla Dickinson, da Neruda a Brecht, da De André a Majakosvkij, dai mistici cristiani ai testi buddhisti. Citazioni ben inserite che, alcune volte rivelandosi apertamente, altre volte svelate a fine libro nelle note, rifulgono incastonate come pietre preziose illuminando dei versi sapientemente costruiti, impreziosendo ancora di più uno scritto già di per sé pregevole e culturalmente elevato. OX – spiega l’autore a una domanda del perché questo titolo – rappresenta un percorso interiore di liberazione, dove l’io ristretto scompare allargandosi a una dimensione universale. Se ne trova traccia nei dialoghi dei due protagonisti da pag 77 alla fine, e soprattutto in tutti gli interventi dell’Aédo, che ha appunto questa funzione “mistica” e maieutica nel corso dell’intera opera. Leggendo l’ultimo intervento dell’Aédo, dove tutto rinasce e tutto si dissolve, dove il poeta è muto e tutto è andato oltre ogni possibile definizione, ma “né per gioco né per meraviglia / questi cuori di passeri / vedranno la fine” ci si avvicinerà al senso del titolo. L’autore spiega inoltre che, di fatto, il significato di OX si riferisce alle 10 immagini zen della ricerca del bue, nella simbologia zen il bue rappresenta la “mente” e in inglese, lingua occidentale nella quale per prima sono state tradotte le 10 immagini, bue si scrive OX. Le 10 immagini, corredate da commenti e versi poetici, sono altrettante tappe di un processo di liberazione interiore. Un esempio, immagine X:

a torso nudo e a piedi nudi esce da casa per andare al mercato. imbrattato di fango e di cenere, che ampio sorriso ha! non ha bisogno dei poteri miracolosi degli dèi, perché gli basta toccare e, guarda! gli alberi morti sono in pieno fiore.

OX è un’opera letteraria che meriterebbe di trovare posto fra i classici e anche di essere rappresentata in teatro.

Velise Bonfante

Info: OX di Claudio Bedussi – edizioni sotterranee – 2012 Prezzo euro 10. Il libro si può trovare via internet: www.ilmiolibro.it Oppure rivolgersi all’autore: e-mail cbedus@tin.it

Tags: ,

Commenti

Salvato in: Libri, Poesia
×