OLIO: Enoliexpo Adriatica da ricerca e alta tecnologia spinta a produzioni oli EVO di alta qualità

| 25 gennaio 2017
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Ricerca scientifica e innovazione tecnologica nel settore oleario sono indispensabili per il miglioramento della qualità dell’olio extra vergine di oliva e l’Italia detiene la pole position mondiale in questo settore”. Lo ha affermato David Granieri presidente del Consorzio Olivicolo Italiano alla conferenza stampa di presentazione di Enoliexpo Adriatica.

Sono due i momenti importanti dedicati da Unaprol durante la terza edizione di Enoliexpo Adriatica, fiera specializzata di attrezzature e macchinari per l’olivicoltura che si terrà a Fermo (FM), presso il Fermo Forum dal 3 al 5 febbraio prossimi. Il primo realizzato con la collaborazione di Coldiretti e Aprol Marche che sarà il convegno inaugurale della fiera specializzata. L’evento viene organizzato con la partnership scientifica dell’Università di Perugia sul tema: “qualità degli oli extra vergine di oliva ed innovazione di processo”. Il professore Maurizio Servili terrà una lezione sui nuovi approcci della tecnologia dell’estrazione. A seguire, sempre il giorno 3 febbraio alle ore 14,30, un focus sui mercati emergenti che Unaprol ha realizzato con la collaborazione dell’Agenzia ICE. L’obiettivo è quello di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di tecnologie avanzate a monte e a valle delle buone pratiche colturali in olivicoltura.

Attenzione incentrata anche sulle produzioni alternative ricavate dalla lavorazione dell’olivo. L’olio, estratto meccanicamente dal frutto, rappresenta solo una parte marginale dell’intera materia prima oliva collocandosi in termini percentuali tra l’8% ed il 20% del peso del frutto. Più dell’80% del frutto dell’oliva si trasforma in sottoprodotti non valorizzati economicamente dal sistema.

Enoliexpo Adriatica può essere un’occasione per l’intera filiera dell’olio di oliva italiana. “La nascita di FOOI, la filiera olivicola olearia italiana – ha concluso Granieri – è sicuramente un buon punto di partenza per rafforzare il dialogo con il mondo della ricerca e per intercettare idee e progetti imprenditoriali con piani di sviluppo ad alto valore aggiunto per il settore facendo leva sugli strumenti del credito e le altre opportunità del piano olivicolo nazionale”.

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