Milano – VULCANI – Origine, evoluzione storie e segreti DELLE MONTAGNE DI FUOCO

| 3 giugno 2016
Vulcani 1

“Meraviglie” liquide, solide, gassose

Una mostra fotografica, scientifica, didattica, divulgativa, culturale, adatta ad ogni età, livello scolastico…Niente di meglio che recarsi al Museo di Storia Naturale, già di per sé luogo storico milenese che riunisce tutte insieme le caratteristiche citate…Tra le manifestazioni della natura, i vulcani sono probabilmente l’espressione più stupefacente e spettacolare che ha affascinato esploratori, studiosi e scienziati di ogni epoca. Ma cosa sappiamo dei vulcani? Il progetto espositivo attualmente in corso al piano terra del museo, a cura del vulcanologo Marco Stoppato (autore egli stesso di molte foto qui esposte) ci guida proprio in un percorso alla scoperta delle “montagne di fuoco” raccontandone l’origine, l’evoluzione e i segreti. Il nostro Paese possiede delle caratteristiche geologiche così particolari da essere sede di alcuni fra i vulcani più famosi del mondo come Stromboli, il Vesuvio e l’Etna. Ma ne sono presenti, e in piena attività, praticamente in tutti i continenti terrestri, dall’emisfero nord a quello boreale, ai tropici, sulle medie e grandi isole oceaniche. Andiamo quindi alla scoperta e alla comprensione dei segreti del nostro pianeta, della sua struttura interna e dei processi geodinamici che portano alla nascita dei vulcani. Si comprende il movimento dei continenti e come la loro attuale posizione sia il risultato di un processo geologico lungo centinaia di milioni di anni e come gli stessi vulcani siano distribuiti sulla Terra in maniera non casuale. Dalla struttura del pianeta Terra, l’esposizione illustra la struttura interna dei vulcani in una sorta di radiografia che rivela le differenti forme – non sono tutte montagne a forma di piramide – che dipendono dai luoghi, dalla composizione chimica delle lave e dai processi geologici. Grazie alle immagini fornite dalla NASA (Ente Spaziale Americano) i vulcani della Terra vengono messi a confronto con i loro “colleghi” presenti nell’intero Sistema solare; infatti “IO” uno dei più grandi satelliti di Giove – il Pianeta “sovrano” per dimensioni del nostro Sistema Solare – è interamente ricoperto da vulcani di differenti dimensioni, in perenne attività, più o meno come la stessa Terra in un’era non troppo lontana – geologicamente parlando – dalle origini della sua formazione. Immagini spettacolari, filmati, ricostruzioni computerizzate, ologrammi, mappe, realtà aumentata, diorami in grandezza naturale, insieme a una straordinaria collezione di campioni di rocce, minerali e meteoriti, strumenti attraverso i quali vengono illustrati i tipi di eruzione e i prodotti che si originano durante l’attività effusiva o esplosiva; vengono inoltre raccontate le eruzioni più famose e particolarmente spettacolari, illustrando i metodi che vengono utilizzati dai vulcanologi. I vulcani attualmente in attività sono quasi 500 nel mondo e milioni sono le persone che vivono alle pendici di queste particolari montagne. Il percorso della mostra è distribuito in sette sezioni: “Come è fatta la Terra”, “Com’è fatto un vulcano”, “Le forme dei vulcani”, “Le eruzioni vulcaniche e i prodotti dell’attività vulcanica”, “Le ricostruzioni”, “Il lavoro dei vulcanologi”, “Geotermia e attività vulcanica secondaria”. Una sezione distinta attraverso proiezioni video documenta alcuni di quelli particolarmente attivi, fra i quali il “nostro” Etna in Sicilia. Proprio il “Mongibello”, così com’è chiamato dalla popolazione di quella Regione, incute timore per le sue tanto spettacolari, quanto spesso problematiche eruzioni pluriannuali, ma il suo terreno circostante è reso particolarmente adatto alla coltivazione della vite e, nello specifico, dalla varietà autoctona Nerello Mascalese deriva poi un vino di importante struttura e spiccata qualità come l’Etna Rosso, segnalato con lusinghieri giudizi da numerosi esperti del settore sulle più importanti Guide enologiche. All’esposizione è collegato il laboratorio didattico MagmaLab – a cura di ADM – che insegna a riconoscere le principali categorie di rocce presenti sul nostro pianeta, con un approfondimento su quelle laviche, manipolando materiali originali e applicando metodologie scientifiche e osservazioni mirate. Il laboratorio si inserisce all’interno delle attività svolte dall’Associazione Didattica Museale presso il PaleoLab, è su prenotazione e prevede percorsi personalizzati in base alle varie fasce d’età degli studenti. Correda la mostra un catalogo di Silvana Editoriale di quasi 100 pagine realizzato con rigore scientifico e corredato da un centinaio di spettacolari immagini.

Museo di Storia Naturale di Milano – Corso Venezia 55 M1 Palestro; fino all’11 Settembre 2016; Orari: da martedì a domenica: 9-17.30 (ultimo ingresso ore 17); Prenotazioni visite guidate: Singoli e famiglie, Tel. 02 88 46 33 37; Gruppi e scuole 02 99 90 19 31

Info point Museo di Storia Naturale: Tel. 02 88 46 33 37 – www.comune.milano.it/museostorianaturale/

Fabio Giuliani

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