Milano – MAM-Mostra a Milano Arte e Antiquariato

| 31 gennaio 2017
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Dal Duecento al Duemila l’arte vera è sempre contemporanea

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Un nuovo appuntamento fieristico è in corso in questi giorni fino al 5 Febbraio 2017 a Fieramilanocity. Arte antica, antiquariato, design, grande decorazione: antiquari e galleristi tra i più prestigiosi, nostri nazionali e dall’estero, sono qui riuniti grazie ad un comitato composto da studiosi che garantiscono una proposta espositiva di alto livello, attirando quindi un pubblico di collezionisti ma anche di competenti appassionati, arredatori ed architetti. Questo qualificato evento per il settore avviene proprio in una delle aree, quella lombarda, dove trovano maggior diffusione le realtà del collezionismo e dell’antiquariato in Italia e dove anche mercanti d’arte, fondazioni e musei possono essere gli interlocutori delle più importanti gallerie che hanno scelto il MAM per mettere in mostra opere di indiscusso valore. Nel corso della manifestazione si tengono importanti incontri aperti al pubblico dedicati a varie tematiche, tutte in Area Lounge. 30 gennaio ore 17.30: “Obic – L’idea o visone del cibo prendendo sul serio l’anima” – a cura di Anna Lo Presti. Raccontare il cibo in maniera anomala, secondo relazioni che non appartengono alle regole del quotidiano e narrare l’arte visiva in maniera altrettanto anomala, attraversando il Novecento in forma imprevista e spiazzante. Questo è Obic (inversione della parola Cibo) progetto nato da un’idea di Anna Lo Presti in cui la storia di ogni opera in catalogo segue la nascita dei cibi antichi, degli ingredienti primari, dei piatti tradizionali e delle innovazioni che sono diventate vicenda collettiva e valore comunitario. Obic vuole essere una visione del presente, una piattaforma progettuale che non si ferma al volume e si trasforma in esposizione, convegno, format televisivo, workshop.   Il grande catalogo da collezione è tutto da sfogliare per ammirare le immagini, leggere i testi ispirati da artisti famosi (Leoncillo, Cucchi, Sol Lewitt, Calder, Marras), sperimentare le ricette antiche, tutte fattibilissime. Fino al 12 Febbraio è in corso una mostra sul “Progetto OBIC” presso Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto che farà poi tappa alla Triennale di Milano dall’1 al 28 Settembre 2017.

31 gennaio ore 17.30: Le sculture di Paola Ravasio – a cura della Galleria Punto sull’Arte (Varese). Sculture potentissime fatte di materia bianca e vellutata come il gesso o tecnologicamente innovativa come la vetroresina, che si impongono all’attenzione dell’osservatore esercitando una vera e propria attrazione magnetica. Paola Ravasio è un’artista che indaga il concetto di limite come condizione umana imprescindibile attraverso forme organiche e geometriche.

1 febbraio ore 17.30: Presentazione di “800 Oltremanica – Artisti italiani nella Gran Bretagna vittoriana: fama, fortuna e fallimento” –    a cura di Paul Nicholls. Duemila artisti e diecimila voci in un database consultabile gratuitamente compilato attraverso lo spoglio di oltre 350 cataloghi d’esposizione e delle principali riviste d’arte del periodo (1860-1910). “800 Oltremanica” è uno strumento indispensabile per studiosi, collezionisti, mercanti e istituzioni, per conoscere a fondo lo scenario artistico nella Gran Bretagna vittoriana. Tutto a cura di Paul Nicholls, da oltre vent’anni consulente della Sotheby’s per la pittura italiana dell’Ottocento e dal 2004 referente scientifico della Pinacoteca della Fondazione della Cassa di Risparmio di Tortona. Per ulteriori info: www.nicholls.it/800oltremanica/

2 febbraio ore 17.30: “La seconda sconosciuta maniera di Aniello Ascione: da Ruoppolo a Brueghel, la conversione di un protagonista della Natura Morta Napoletana”, a cura di Alberto Crispo. L’incontro presenta una parte finora sconosciuta della produzione di Aniello Ascione (notizie dal 1680 al 1708), pittore napoletano di natura morta, allievo di Giovan Battista Ruoppolo; nella fase più avanzata ebbe una svolta inaspettata, che lo portò ad accostarsi all’opera di Abraham Brueghel, attivo a Napoli dal 1676 al 1697. Questa seconda maniera dell’artista era sfuggita quasi del tutto alla critica, dal momento che l’avvicinamento ai modi del pittore di Anversa era stato notato per un dipinto siglato del Museo Correale di Sorrento, ma senza che venisse approfondita ulteriormente la questione.

3 febbraio ore 17.30: Percorsi di Alex Pinna – incontro con lo scultore a cura della giornalista e critico d’arte Alessandra Redaelli. Caratterizzati dal fisico esile e dalle gambe lunghissime, i personaggi protagonisti dei suoi lavori paiono i figli della poetica di Giacometti, senza la cupa drammaticità del Maestro. Innamorato dei fumetti e di tutti i linguaggi capaci di parlare immediatamente al cuore della gente, Pinna riesce nella difficile impresa di comunicare emozioni, sentimenti, tratti psicologici senza il bisogno delle espressioni del volto (i visi dei suoi personaggi sono risolti in pochi tratti: la fronte e la linea del naso) ma con il solo incurvarsi pensoso di una schiena,   o con l’inclinarsi del corpo in precarie situazioni di disequilibrio.

L’intento del MAM è quello di attrarre soprattutto le nuove generazioni, in proposito vengono organizzati incontri guidati gratuiti sulle multiformi sfaccettature del mondo dell’arte, delle sue tecniche e degli artisti, per ragazzi dai 12 ai 19 anni durante il fine settimana della manifestazione. L’iniziativa è curata dalla Dott.ssa Serenella Castri, per partecipare è necessario compilare il form apposito indicato sul sito ufficiale della Manifestazione scegliendo data e orario ed inviarlo poi a info@mammilano.com.

Tra gli espositori abbiamo notato le proposte di alto antiquariato: la Galleria Romigioli presenta il cinquecentesco gruppo in alabastro “Apollo e Marsia” e una “Madonna con Bambino” su tavola di Francesco di Girolamo dal Prato (allievo del Salviati); la Galleria Previtali espone “La bagnante” di Antonio Tantardini, scultura in marmo di Carrara del 1858. Altomani & Sons porta qui un altorilievo in terracotta policroma invetriata di Giovanni Della Robbia dal titolo “Visitazione”, oltre ad una tavola del Maestro di Castrocaro raffigurante la “Madonna devota a Forlì (1450). Il Centro Matteucci di Viareggio, specializzato nell’arte italiana tra Otto e Novecento, presenta, tra altri, bellissimi dipinti di Zandomeneghi, Guglielmo Ciardi, Boldini e Hayez. Ma tutti periodi sono rappresentati, dal Medioevo all’arte di oggi, compreso il Design. Particolarmente interessante è lo Stand di Daniela Bentivoglio, con gioielli (che lei stessa crea rapportandosi sulla personalità delle clienti) degni dei monili rinascimentali delle famose protagoniste di allora. Non a caso la stilista proviene dal territorio di Isabella d’Este e, in proposito, nella sua locazione si può ammirare lo splendido volume riccamente illustrato, “Fruscianti vestimenti e scintillanti gioie – La moda a corte nell’età gonzaghesca”, del Prof. Giancarlo Malacarne, completato con il supplementare dedicato a documenti ed apparati, il tutto da collezionare. Lo stesso storico, nel volumetto che esemplifica l’attività di questa artista sia nel campo dei gioielli che della pelletteria, scrive la presentazione delle origini famigliari di questa artista: si spiega che i Bentivoglio di Bologna, considerate tra le dieci più importanti famiglie dell’Italia settentrionale tra Quattro e Cinquecento, annoverano nove componenti imparentati con i Gonzaga di Mantova. A pochi passi da qui, dopo la curiosa visione di un trattore d’epoca con impresso il marchio Porsche, incontriamo poi una mini-enoteca, emanazione della Casa-maestra “Il Cantinone”, dove vengono proposte degustazioni libere di pregiati vini veneti, tra Amarone della Valpolicella, bianchi importanti e “bollicine” di qualità; i rappresentanti presenti prendono eventuali ordinazioni dai fruitori interessati ad un particolare tipologia di vino, secondo un numero minimo di bottiglie. Per informazioni generali: www.enotecacantinone.com. All’ingresso del Padiglione e nel percorso di visita vediamo opere di Gio di Busca (Milano, 1959). Architetto, collezionista, artista poliedrico, attratto da attratto da molteplici forme espressive tra le quali la scultura che sfocia in opere ricche di riferimenti all’antico e riflessioni sul quotidiano. “I suoi lavori fondano culture radicalmente opposte e declinano riferimenti alla natura, alla musica, all’antico ma anche alla modernità tecnologica. I continui studi e la incessante ricerca danno vita a un nuovo codice estetico, a un progetto in omaggio e in difesa della bellezza.” Finalmente un artista che crea emozioni al di fuori delle consorterie “astratto/concreto”. Come affermava il suo primo maestro, l’artista e critico Oreste Marini, l’opera d’arte è sempre attuale e al di fuori dalle categorie. Un passaggio, direi, da compiere, in Fiera, per chi cerca l’eccellenza e il fascino di oggetti autentici e preziosi in un contesto altamente qualificato, un luogo d’incontro fra la musica, il teatro, il cibo d’eccellenza (un qualificato punto ristoro). Una mostra d’arte ad ampio raggio con una nuova formula legata anche alla biglietteria: infatti con il costo di un singolo biglietto (20 Euro) il visitatore ha accesso alla fiera per tutta la sua durata e può così tornarci tutte le volte che lo desidera. Main Sponsor dell’evento: Vranken Pommery Italia e Peck.

Padiglione 4 – Fieramilanocity – Padiglione 4, ingresso Porta Teodorico (a pochi minuti da Metro Linea 1 Lotto); 28 Gennaio-5 Febbraio 2017; orari di apertura al pubblico: dalle 11 alle 21; Organizzazione e Direzione: Silvia Dalcò +39 3468528633; www.mammilano.com

Fabio Giuliani

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