Milano: MADONNA REGALA EMOZIONI

| 1 luglio 2001
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Uno spettacolo che sembra un musical più che un concerto quello tenutosi al Filaforum di Assago dalla regina incontrastata della musica pop. Tutto esaurito nei tre giorni di esibizione e show di altissimo livello.

Finalmente Madonna è tornata in Italia e ha regalato ai suoi fans un concerto davvero indimenticabile che racconta tutte le fasi della sua storia, da bad girl a mito americano. Il palcoscenico, ultratecnologico, dotato di schermi di varie dimensioni, aiuta l’artista nel percorso; giochi di luce e musica animano i primi istanti dello spettacolo con una velocità che quasi spiazza lo spettatore, per preparare l’ingresso della star. Madonna si presenta con una tenuta punk, pantaloni neri, top strappato e un kilt scozzese, forse per omaggiare il marito, o, piuttosto, solo per provocazione, come piace pensare ai fans. “Drowned world (Substitute of love)” è il brano di apertura del concerto; nella prima fase Madonna ripercorre la sua vita di ragazza scappata da casa in cerca di successo e, per la prima volta dal vivo, suona la chitarra elettrica sulle note di “Candy Perfume Girl” e si sforza di parlare in italiano, utilizzando un linguaggio hard degno di una bad girl. Una corsa sul palco e un accenno di lap dance danno il via a “Beautiful Stranger”, colonna sonora del film comico “Austin Power, la spia che ci provava”, per lasciare spazio poi alla bellissima “Ray of Light”, canzone che ha segnato una svolta nella musica dell’artista avvicinandola ai suoni tecnologici. Si chiude, dunque, la prima fase del concerto e Madonna scompare in una botola; gli schermi trasmettono le immagini della pop star vestita da geisha che canta in francese e che danno il via alla seconda parte dello spettacolo. Madonna ricompare con un kimono nero e rosso, con maniche lunghissime che occupano tutto il palco, e con una parrucca nera: dettagli ben pensati per dare l’atmosfera giusta alla suggestiva “Frozen”. In questa fase del concerto l’attenzione è sui ballerini che, insieme alla cantante, lottano contro il Male, si esibiscono in colpi di arti marziali e piroettano in aria, sollevati nel vuoto a tre metri da terra, ricordando gli effetti cinematografici del film “La Tigre e il Dragone”. È poi la volta della cow girl; chitarra abbracciata, abbigliamento country e, finalmente, l’attesissima “Tell me”; c’è tempo anche per gli scherzi e Madonna si cimenta nel racconto di una storia tipicamente americana che, cantata in stile country e a cavallo di un toro meccanico, diverte i fans. Ma Madonna, che non dimentica i più deboli, dedica al suo pubblico, sotto le note di “Don’t cry for me Argentina”, anche un momento di riflessione con immagini dell’Africa e dei suoi problemi. È poi il momento di tuffarsi nel passato: Madonna si esibisce in “La isla bonita” e in “Holyday”, due brani intramontabili che hanno contribuito alla fama di Louise Veronica Ciccone e, sorpresa, sul palco compare Joaquin Cortez, il più famoso ballerino di Flamenco. Si arriva così alla fine del concerto e Madonna saluta i suoi numerosissimi fans con “Music”. Una storia, dunque, ripercorsa in musica; un musical, più che un concerto, che mostra tutte le fasi della vita della diva: da ragazzina alle prime armi a grande artista di fama mondiale, capace di inventare la moda e lo stile e divenuta, ormai, simbolo della società in continua evoluzione.

Di: Nicoletta Boldrini

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