Milano – “IL RESPIRO DEL VINO” – Conoscere il profumo del vino per bere con maggior piacere

| 27 novembre 2016
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“Il debutto non poteva che essere al Westin, con i sommelier di Ais Milano, perché in un certo senso il libro è nato proprio lì, circa quattro anni fa. Stavo tenendo una lezione sui vini bianchi da invecchiamento e tra il pubblico c’era anche Sandra Furlan di Mondadori, che a fine seminario mi raggiunse e mi disse che dovevo assolutamente andarla a trovare a Segrate Così è stato e questo è il risultato.” Con queste parole Luigi Moio, intervistato da un inviato del “Giornale”, ha motivato la presentazione del suo libro “Il respiro del vino” (Mondadori) nella prestigiosa sede dell’Hotel Westin Palace in Piazza Repubblica, spazio abituale di incontri, degustazioni, presentazioni dell’Associazione Italiana Sommelier. Venti capitoli e 500 pagine: un vero e proprio viaggio alla scoperta dei profumi in generale e a quelli del vino in particolare. “Oggi la nostra percezione passa soprattutto attraverso la vista e l’udito. A differenza degli animali, l’uomo ha un po’ perso il senso dell’olfatto, relegandolo a un ruolo minore. Ma il naso svolge molteplici funzioni fondamentali e, come sottolineo nel libro, tutti i sensi sono strettamente connessi fra loro e si influenzano a vicenda. Il vino è l’unica bevanda che portiamo istintivamente al naso. (…) Un vino privo di odori è un vino morto”, precisa l’autore spiegando, tra l’altro, il titolo dell’opera. “L’odore di un vino è di fatto il suo respiro. Estremizzando un po’ arrivo a dire che il vino racchiude in sé tutti gli odori del mondo. Proprio come la musica, riesce a stimolare in noi ricordi anche molto lontani, grazie a un processo di individuazione e memorizzazione dei profumi”. Luigi Moio nasce a Mondragone il 29 giugno 1960. Laureato con lode in Scienze Agrarie, consegue il titolo di Dottore di Ricerca presso il Laboratoire de Recherches sur les Arômes dell’Institut National de La Recherches Agronomique di Dijon. Attualmente è professore ordinario di Enologia presso il Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.      Nel 2010 viene eletto presidente del gruppo di esperti di enologia dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino). Autore e co-autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche, dal 1991 svolge ricerche sullo studio dell’aroma degli alimenti, rivolgendo particolare attenzione alle componenti odorose del vino e alle tecnologie enologiche mirate a preservare e amplificare l’aroma varietale. “Vi parlerò di quel profumo coinvolgente, di quel suo respiro trattenuto, al quale è impossibile opporre resistenza, che anticipa tutto ciò che si sente in bocca subito dopo aver avvicinato il bicchiere alle labbra. Di quel profumo che può essere un effetto del sole di un’alba radiosa o delle nuvole che precedono la pioggia. (…) L’atto iniziale di chiunque si avvicini al vino è infatti quello di portare il calice al proprio naso per sentirne il profumo, roteando delicatamente il bicchiere, affinché il vino in esso contenuto, simile alla Terra che ruota intorno al proprio asse, possa sprigionare la sua intimità olfattiva. Da quando esiste l’uomo, nella sua cultura gastronomica non c’è altra bevanda o cibo che preveda questo meraviglioso rituale di incontro tra sensibilità, natura ed emozione. (…) Sarò certamente felice, perciò, se voi gentili lettori, arrivati all’ultima pagina, riporrete soddisfatti e arricchiti questo mio libro e un attimo dopo vi lascerete prendere dalla curiosità di stappare un’ottima bottiglia del vino che preferite per scoprire l’invitante e meraviglioso mondo di profumi che vi è racchiuso.” Quanto appena riportato nell’ultimo virgolettato è solo l’introduzione in retrocopertina che preannuncia quanto poi seguirà…Ora non resta che recarci in libreria ed acquistare il libro, direi ottimo regalo per le prossime festività natalizie, o in occasione di un Compleanno, per chi ha amici o parenti (e non solo esperti del settore, ma appassionati intenditori) che apprezzano la buona cucina e, di conseguenza, il buon vino.

Fabio Giuliani

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