Milano – IDENTITA’ GOLOSE 2016

| 10 marzo 2016
Identità Golose 2016 - 1

La “Cucina d’Autore” orgoglio del “Made in Italy” nel mondo

“Il 2015 è stato l’anno dell’Expo Milano, di una edizione con un tema scandito da sette parole, ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’, che tutti i presenti, tra decumano e cardo, hanno interpretato al loro meglio.   La ‘Forza della libertà’ sarà il tema di Identità Golose 2016 e va oltre gli imperativi più evidenti legati ai consumi. Con La forza della libertà portiamo al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica –     e di chi ci amministra e governa – la voglia di conoscenza e curiosità che animava ogni visitatore di Expo 2015, aprendo una riflessione a 360° sul valore della libera creatività e della libera convivialità, messe così a dura prova dalle tensioni che attraversano il mondo. Regolare i consumi, non vuole dire non sedersi più a tavola, ma anzi intensificare gli scambi culturali e tecnici che avvengono nelle cucine e nelle sale ristorante di tutto il mondo.” Con queste parole, Paolo Marchi, il suo ‘creatore’ e curatore, domenica 6 Marzo, aveva introdotto la 12° Edizione di “Identità Golose”, Congresso italiano di cucina d’autore, inaugurato – in prima assoluta in Italia nel Gennaio 2005 a Palazzo Mezzanotte – sede abituale della Borsa Italiana (anticipatore di similari eventi venuti dopo a livello internazionale, in città come Londra, San Marino, Shanghai e New York) giunta al suo termine martedì 8 dopo una “Tre Giorni” intensa per attività, presentazioni, dimostrazioni varie. Al primo piano del MiCo (Centro Milano Congressi di Porta Gattamelata, un tempo uno degli ingressi della vecchia Fiera) Ogni giornata è stata caratterizzata grandi incontri e appuntamenti interessanti con l’eccellenza della ristorazione e fra una lezione e l’altra c’è stato anche il tempo di concedersi una meritata pausa negli stand dell’area espositiva. I grandi chef italiani e stranieri intervenuti in Sala Auditorium hanno dialogato sulla loro libertà di espressione in cucina senza essere schiavi di pregiudizi, tradizioni, ottusità e schemi, tutti fattori che mortificano il genio creativo di un cuoco. Sono intervenuti figure di spicco della ristorazione quali Davide Scabin, Enrico Crippa, Massimiliano Alajmo, Ricard Camarena, Carlos Garcia, Josean Alija e Matias Perdomo e molti altri. Sempre in questo spazio il programma, secondo il “motto” di quest’anno, “La forza della libertà” ha visto illustri firme della cucina d’autore italiana ed internazionale, tra tutti Massimo Bottura, Carlo Cracco, l’omaggio a Annie Féolde e Giorgio Pinchiorri, Matthew Kenney, Matt Orlando e Niko Romito. In Sala Blu 1 si è svolta la prima edizione di “Identità di Caffè” con chef e pasticcieri in arrivo dalle più innovative cucine europee, mentre la Sala Blu 2 si è parlato del mondo dei lievitati con un nuovo appuntamento di “Identità di Pane”, “Panettone” e “Pizza”, mentre la seconda giornata di “Identità di Champagne” in Sala Gialla 3 è stata dedicata all’abbinamento champagne-cucina d’autore, quindi l’alta pasticceria con un inno al cioccolato e ai suoi grandi “artisti” (perché tali sono) italiani nel mondo sul palco di “Dossier Dessert”. Sempre qui è stata protagonista la Pasta in una giornata interamente italiana con lezioni di grandi chef nostri nazionali, mentre in Sala Blu 2 la seconda edizione di Identità di Mare e i grandi conoscitori della biodiversità marina. In Sala Gialla 3 spazio agli speciali appuntamenti di Identità di Champagne. Tra i momenti più importanti dell’intera Manifestazione, in Auditorium, l’ultima giornata dedicata al Perù, Paese straniero ospite di quest’anno, che con il suo mix di culture – e dunque di cucine – è stata la perfetta rappresentazione della “Forza della libertà”. Sul palco è intervenuto il numero uno degli chef peruviani, Virgilio Martinez, insieme ad altri interpreti delle nuove tendenze gastronomiche di quella realtà sudamericana. Quindi: “Identità di Mare” un tuffo nelle acque d’Italia, da quelle della Sicilia di Cuttaia al lago di Como da cui viene Fabrizio Ferrari. “Identità di Pasta” ha messo al centro anche quest’anno il più tipico dei piatti italiani, ma reinventato dalla maestria di Cracco, Bowerman, Scabin ed altri grandi nomi. Conclusione in grande stile per “Identità di Champagne” con il ceviche mediterraneo di Ceraudo e la pizza di Pepe abbinate alle bollicine di Ruinart. Gran finale, sempre qui, con il consueto “Dossier Dessert” (quest’anno aperto dalla saggezza di Assenza) e dominato da pasticcieri ormai diventati chef a tutti gli effetti. In un settore antistante, organizzata da “Merano Wine Festival”, si è tenuta “The WineHunter Selection”, esclusiva selezione di aziende vitivinicole e di distillati che hanno ottenuto il bollino Merano Wine Award & Culinaria dalle commissioni di degustazione WineHunter e che sono state invitate a rappresentare l’eccellenza vitivinicola nazionale a uno dei più importanti eventi nel settore del cibo. In un area di 600 metri quadri il grande pubblico di appassionati, uomini e donne (forte la presenza di queste ultime., con spiccate competenze in merito) hanno avuto la possibilità di degustare tra le oltre 250 etichette e conoscere di persona i produttori delle oltre 80 aziende vitivinicole presenti, con una qualificata rappresentanza sui distillati con i tavoli Roner, Distilleria Sibona Distilleria Varnelli. Per chi fosse interessato ad approfondire argomenti nei dettagli è sempre disponibile il Portale ufficiale della Manifestazione: www.identitagolose.it

Identità Golose 3

 

Fabio Giuliani

 

 

 

Tags: , , , ,

Commenti

×