Milano: GOLA – ARTE E SCIENZA DEL GUSTO

| 6 marzo 2014
Gola 1

“La bocca è una finestra aperta sul nostro cervello”, titolo del saggio in catalogo del curatore di questa mostra Giovanni Carrada, è lo spunto dal quale parte l’intervento di Marino Golinelli,  Presidente della venticinquennale Fondazione omonima,vulcanico fondatore nel 1948 del gruppo farmaceutico internazionale Alfa Wassermann. L’esposizione in corso alla Triennale infatti è dedicata al gusto e alla nutrizione visti non solo per se stessi ma come via al tema piu grande e al centro di ogni iniziativa della Fondazione: coltivare la capacità di riflettere su noi stessi,sul nostro vivere in un mondo globale. Se la bocca, centro del logo della mostra, è il simbolo dell’alimentazione, è il cervello che puo individuare e sciegliere un rapporto corretto col cibo, quindi innanzitutto una salute migliore e una longevità felice. Il cervello però va nutrito con le conoscenze e gli stimoli giusti che sono dati dalla scienza, dall’arte,dalla cultura.Rendere questi stimoli disponibili a tutti,sopratutto ai giovani è la missione di Golinelli e vedendo, nonché colloquiando di persona con questo lucido vegliardo devo concludere che il suo cervello in ogni campo ha scelto sempre bene. L’esposizione si divide in cinque sezioni, ognuna delle quali accompagnata da opere d’arte contemporanea. Prima sezione: “I dilemmi dell’onnivoro” accompagnata da un opera di Cheryl Donegan, la seconda “I sensi del gusto” accompagnata da opere che fanno riflettere su come non solo il sapore ma anche il colore o il profumo dei cibi siano in grado di attivare le nostre reazioni emotive e di orientare le nostre scelte. Vediamo qui un video di Marina Abramovic, sette immagini fotografiche di Sophie Calle e un installazione di Ernesto Neto.La terza sezione: “Buono da pensare” con due argomenti in simultanea: la scienza che affronta la straordinaria diversità delle culture alimentari del mondo, e l’arte: esiste un gusto veramente globale? Se si attraverso quali strategie si impone?. Gli artisti di questa sezione sono: Anri Sala, Boaz Arad, Jorgen Leth, Gabriella Ciancimino e Sharmila Samant. Quarta sezione: “I segreti dei cibi spazzatura”, sempre divisa in scienza e arte. Alcuni cibi iper-appetibili creati dall’industria,creano forme di vera e propria dipendenza.La sezione è documentata da dodici immagini fotografiche (2003-2010) di Martin Parr. La quinta sezione: “La ri-costruzione del gusto”: la scienza come superare il conflitto che si è creato tra i meccanismi naturali del piacere a tavola e le esigenze di un alimentazione sana? Le opere di questa sezione invitano ad orientare la propria via a un piacere sano nella nutrizione e sono un video di Christian Jankowski e 9 immagini di Hannah Collins. La mostra si conclude con un video di Marylin Minter: “Green Pink Caviar” gia scelto da Madonna come accompagnamento per il suo tour. Da parte mia, la più interessante installazione è la serie di ampolle con pompetta relative al rapporto tra olfatto e gusto: ognuna di esse contiene un vino diverso, tra bianchi e rossi, azionando la pompetta ne esce il profumo corrispondente; tra i nove resentati troviamo anche il Lugana, bianco tipico prodotto intorno al Lago di Garda. Il testo che l’ accompagna è il seguente: “BERE PER IL PIACERE”: “La tipicità e la qualità di un vino, quindi anche il suo valore, dipendono soprattutto dalle centinaia di sostanzeodorose che libera nell’aria. Molte sono presenti già nell’uva, e sono quelle che permettono di riconoscee il vitigno. Per questo il vino buono si fa nel vigneto più che in cantina. Altre sono prodotte dall’azione di enzimi e lieviti. Altri ancora si sviluppano durante l’invecchiamento.E’ proprio il caratteristico aroma di ciascun vino che l’esperto impara col tempo a riconoscere ed apprezzare, non il contenuto di alcool, che viene invece percepito dal gusto. Chi ama il vino lo cerca infatti per il piacere, per il quale ne basta pochissimo, ed è quindi molto difficile che finisca per bere più del dovuto. Come nel cibo la qualità non ha bisogno della quantità.”

Palazzo della Triennale – Viale Alemagna 6, Milano; Fino al 12 Marzo 2013;  orari: martedi-domenica 10.30-20.30; giovedi 10.30-23;Laboratori didattici: sabato e domenica 11.30, 15, 16.30;  Ingresso: 8/6,50/5,50 Euro; Gratuito per i gruppi prenotati con Fondazione Golinelli; Prenotazione obbligatoria per i gruppi scolastici         (Il biglietto d’ingresso, le attività didattiche e i laboratori sono gratuiti per le scuole prenotate)

E-Mail: gola-prenotazioni@golinellifondazione.org; Segreteria didattica: Francesca Barri 349-6008287

In fase di prenotazione si prega di informare la segreteria circa eventuali intolleranze alimentari degli alunni.

Fabio Giuliani

 

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