Milano fino al 25 settembre: HAYEZ NELLA MILANO DI MANZONI E VERDI

| 25 agosto 2011
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La pittura protagonista del Risorgimento

“Il Bacio”, il dipinto più famoso di Francesco Hayez, è stato scelto dalla Pinacoteca di Brera, dove si trova dal 1886, come emblema di una mostra dedicata, in occasione dei 150 anni dell’Italia unita, ad un particolare aspetto dell’attività di Hayez di cui Giuseppe Mazzini scrisse: “E’ un grande pittore idealista italiano del secolo XIX. E’ il capo della scuola di Pittura Storica, che il pensiero nazionale reclamava in Italia: l’artista più inoltrato che noi conosciamo nel sentimento dell’Ideale.” Il dipinto, eseguito nel 1959, ebbe subito grande successo e fu interpretato come l’addio del giovane volontario alla sua amata, anche se in realtà il pittore con il suo sottotitolo “Episodio della giovinezza” indendeva, con ogni probabilità, significare che la nuova nazione nasceva e sarebbe prosperata grazie all’energia e all’amore delle giovani generazioni che erano andate a combattere per la libertà. Questo tema universale del bacio venne poi specificatamente legato dal pittore all’Unità d’Italia nella versione eseguita nel 1861 come orgoglioso omaggio con la rappresentazione del tricolore nelle vesti dei due amanti: bianca quella di lei anzichè azzurra, pantaloni rossi e giubba verde affiorante dal mantello il costume del giovane; opera appropriatamente proposta a Genova al Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano perchè proprio Giuseppe Mazzini, rivelatosi anche competente critico d’arte, affermò che Hayez produceva “una pittura civile che emana dal popolo”. Milano, pur non essendo mai divenuta Capitale d’Italia come Torino, Firenze e Roma, ne fu la capitale artistica soprattutto grazie a tre protagonisti: Alessandro Manzoni (1785-1873), Francesco Hayez (1791-1882) e Giuseppe Verdi (1813-1901) nell’ambito rispettivamente della letteratura, della pittura e della musica fornendo i modelli in cui la nuova nazione potesse riconoscersi. Per dimostrare questa tesi la mostra attuale ripercorre la carriera del pittore veneziano di nascita, ma docente all’Accademia di Brera dal 1823 fino quasi alla morte, con 25 suoi capolavori. Si spazia dai dipinti storici ai bozzetti, dai temi sacri ai ritratti. Sotto i primi di argomento medioevale egli nascondeva significati patriottici che, in seguito, vennero ripresi nei melodrammi verdiani come ad esempio ne ‘I lombardi alla prima crociata’. Intenso fu il suo rapporto con Manzoni, di cui ci lasciò il più bel ritratto dell’Ottocento insieme a quello della sua seconda moglie, la contessa Stampa. Vediamo anche la propria immagine al cavalletto in due autoritratti. Il curatore della rassegna Fernando Mazzocca (con Sandrina Bandera e Isabella Marelli) fa notare come Hayez ritragga sempre sè stesso anche in tutti i lavori storici perchè “essere nel dipinto era un modo di testimoniare il suo coinvolgimento diretto”. Fra i ritratti vediamo anche quelli di Antonio Rosmini, Massimo d’Azeglio (anch’egli valido pittore) e di belle dame vestite di ricche trine e sete cangianti, fra cui la contessa Clara Maffei, proveniente dal Museo Civico di Riva del Garda. E’ presente in mostra il ritratto di Giuseppe Verdi eseguito invece da Giovanni Boldini. I dipinti esposti appartengo per maggior parte all’Accademia e alla Pinacoteca di Brera, donati dal figliastro del Manzoni, il conte Stefano Stampa. I dipinti religiosi provengono dalla Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo di Iseo il bellissimo ‘Arcangelo San Michele’ e, ancora dal Museo Civico di Riva del Garda, la ‘Vergine addolorata con angeli e i segni della Passione’.
Corredata da un esauriente catalogo edito da Skira, la mostra gode della presentazione di Caterina Bon Valsassina, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, che la ritiene iniziativa utile nel mettere a fuoco il ruolo che Milano ebbe per l’Unità d’Italia con la rete di relazioni avvenute fra questi tre protagonisti dell’arte e della cultura.
Pinacoteca di Brera – Via Brera 28, Milano Fino al 25 Settembre 2011; orari: da martedì a domenica 8.30-19.15 (chiusura biglietteria 45 minuti prima)

Info: Ufficio mostre ed eventi – Tel. 02-72263266; www.brera.beniculturali.it

Fabio Giuliani

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