Milano – CHIARA DYNIS – “LOOK AFAR” (Guardare lontano)

| 27 febbraio 2017
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Dai fenomeni naturali alla creatività artistica

“Nell’universo tutto ci riguarda perché noi guardiamo tutto l’universo e al tempo stesso ne facciamo parte” (Leibnitz, in Marco Senaldi per Chiara Dynys)

M77 Gallery apre a Milano nel 2014, in un’area post industriale tra i quartieri periferici ad est della città, in Via Mecenate al numero civico 77 (da qui il nome) per volontà di Giuseppe Lezzi ed Emanuela Baccaro, da tempo fortemente impegnati sulla scena artistica italiana ed internazionale. Negli ultimi vent’anni la costante e assidua collaborazione di Giuseppe Lezzi con fondazioni e musei ha portato alla realizzazione di importanti mostre presso prestigiose istituzioni quali Palazzo Reale, PAC-Padiglione di Arte Contemporanea e Museo della Triennale a Milano, Museo MACRO di Roma, per citarne alcuni. M77 Gallery ha come missione quella di offrire ai suoi collezionisti un luogo e punto di incontro dove poter esplorare le nuove tendenze del settore artistico contemporaneo, offrendo un programma vasto, che includa diverse tipologie di espressione artistiche. Con l’intento di diversificare le proposte per i collezionisti, la galleria organizza eventi di natura artistica e culturale, presentazioni di libri d’artista, performance teatrali. La ricerca sempre più attiva rivolta verso un collezionismo cosmopolita, ha portato M77 Gallery ad avviare una serie di importanti collaborazioni con gallerie selezionate di prestigio internazionale. Gli artisti attualmente rappresentati da questo spazio sono Emilio Isgrò, Odili Donald Odita, McDermott & McGough, Luca Pignatelli (il vincitore della prima edizione del “Premio Cairo” nel 2000, riservato a giovani artisti fino ai 40 anni), Santi Moix, John Lurie, Giovanni Frangi, Robert Fekete, Bernardo Siciliano, Chiara Dynys. Proprio quest’ultima è la protagonista di una particolare quanto interessantissima mostra che si sviluppa in tutti gli spazi della galleria. E’ il suo, come sovente, un discorso sulla luce, orizzonte da raggiungere attraverso il linguaggio dell’arte per proiettarsi verso l’infinito. “Look Afar”, nuovo progetto espositivo dell’artista italiana, a cura di Michele Bonuomo, propone un corpus di opere inedite, che utilizzano diversi mezzi espressivi. Questa sua nuova ricerca trae origine da un fenomeno cosmico, l’aurora boreale. “Look Afar” è la risultanza di un viaggio fisico e mentale nella Lapponia svedese compiuto dall’artista nell’ inverno 2015-16. Per giorni, settimane, mesi ha realizzato lunghi appostamenti, documentando con assiduità i fenomeni naturali che caratterizzano questa magica terra e che riempiono il paesaggio celeste di una luce ineguagliabile, la Luce del Nord, ripresa in un periodo di particolare intensità. Il risultato di queste osservazioni sono migliaia di immagini, segmenti di una “potenza fantastica” in grado di riconnettere il microcosmo umano al macrocosmo universale, così da spingere l’osservatore a guardare lontano: “Look Afar”, appunto, il termine in inglese. Al ritorno da questo profondo confronto con la natura estrema della Lapponia, Chiara Dynys ha lavorato sulla documentazione raccolta e sui suoi ricordi, per trascrivere i fenomeni cosmici verificati nel corso del viaggio in una dimensione altra. Il risultato è una serie di lavori pittorici, in cui la suggestione e la forza evocativa diventano allo stesso tempo testimonianza e narrazione, in una forma che l’artista stessa definisce “liquida”. Originalissime composizioni composte da plexigrass, stampa su carta titanio, lenti di cristallo che tendono a espandersi oltre il perimetro del quadro, simulando la ricaduta spontanea delle particelle cosmiche nei cieli lapponi, grazie alla loro inclusione in cornici scultoree colorate, fusioni in metacrilato modellate in forme morbide, o da stampa lenticolare di soggetto fotografico e pittorico, sempre in fusione di metacrilato dentata. Le diverse traduzioni dell’esperienza vissuta, la documentazione fotografica e la memoria visiva, si ripropongono così nelle scelte espressive utilizzate dall’artista. Infine, un video seleziona in questo immenso corpus di scatti una serie di vedute montate in sequenza secondo la tecnica del time-lapse. L’opera si offre in una sorta di cinerama contemporaneo, dove l’osservatore si trova catapultato nel cuore dell’esperienza vissuta dall’artista ripercorrendo le tracce dei suoi appostamenti alla ricerca delle manifestazioni cosmiche, secondo una sceneggiatura che rievoca metaforicamente la relazione tra l’artista, l’infinito e la Luce del Nord. “Look Afar” è un progetto che prosegue la ricerca artistica condotta dalla Dynys sulla luce. “Quella luce siamo noi” – afferma lei stessa – La luce è passaggio, ma anche architettura di un altrove che è dentro di noi, perché l’uomo, seppur sospeso fra il Tutto e il Niente, fra l’immensamente grande e l’immensamente piccolo razionalmente incomprensibili, è contenitore capace di infinito nel folle volo che lo spinge a guardare lontano.” Queste parole invitano tutti noi a viaggiare con lei alla ricerca di una riunificazione con il divino, in quanto l’umo è fatto di materia e di spirito. L’esposizione è accompagnata da un catalogo a cura di Michele Bonuomo, edito dalla galleria.

Chiara Dynys (Mantova, 1958) è oggi una delle artiste italiane più conosciute e apprezzate nel mondo. Sin dall’inizio della sua attività,   nei primi anni Novanta, ha agito su due filoni principali, entrambi riconducibili a un unico atteggiamento nei confronti del reale: identificare nel mondo e nelle forme la presenza della “soglia” che consente alla mente di passare dalla realtà umana a uno scenario quasi metafisico. Per fare questo utilizza materiali apparentemente eclettici, che vanno dalla luce al vetro, agli specchi, alla ceramica, alle fusioni, al tessuto, al video e alla fotografia. Tra le principali mostre personali si ricordano: Centre d’Art Contemporain, Ginevra, 1996; Expression, Centre d’Exposition, Saint-Hyacinthe (Canada), 1997; Museo Cantonale, Ala Est, Lugano, 2001; Museum Bochum, Bochum, 2003; Kunstmuseum, Bonn, 2004; Rotonda di Via Besana, Milano, 2007; Museo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese, Roma, 2008 e 2015; Palazzo Reale, Milano, 2008; KM Museum für Neue Kunst, Karlsruhe, 2009; Archivio Centrale di Stato, Roma, 2010; Centro Italiano Arte Contemporanea, Foligno, 2010; Casa della Memoria, Fondazione Mimmo Rotella, Catanzaro, Museo Poldi Pezzoli, Milano, 2013; Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, 2014; Galleria Nazionale di Cosenza, 2015. Vive e lavora a Milano

M77 Gallery – Via Mecenate 77, Milano; fino al 12 Marzo 2017; orari: da martedì a sabato 11-19; Tel. 02 84571243; www.m77gallery.com

Fabio Giuliani

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