Milano – CAMBI – ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

| 6 maggio 2018
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Nuova sede milanese per la più famosa Casa d’Aste italiana, la genovese Cambi che, da Palazzo Serbelloni in Corso Venezia, si è trasferita in Via San Marco, a due passi dalla Pinacoteca di Brera. In questo nuovo spazio, su tre livelli, sarà battuta, l’8 Maggio, la grande asta di “Arte Moderna e Contemporanea” con ben due cataloghi. Il primo alle ore 10 (lotti 1-233) che inizia con la grafica dei maggiori e noti artisti del Novecento, fra cui Lucio Fontana, De Pisis, Melotti, Guttuso, Sironi, per continuare con dipinti di “natura morta” di Arturo Tosi, paesaggi di Umberto Lilloni (finalmente di nuovo sulla scena con la sua natura incontaminata), Renato Vernizzi, un vaso di fiori stupendo di Fausto Melotti – qui insolitamente pittore “chiarista”, Aligi Sassu con un emblematico “Don Chisciotte” accompagnato da Sancho Panza, Orfeo Tamburi, gli “astrattisti” Veronesi, Afro Basaldella, Carla Accardi, ed infine litografie dei maggiori italiani e stranieri, fra cui Mirò e Léger. Passiamo al secondo catalogo, alle ore 15 (lotti 234-284). Interessantissima l’apertura con opere provenienti dalla collezione di Arturo Schwarz, grande critico “novecentista”, la cui galleria a Milano è stata punto di riferimento per i “Dadaisti”, i “Surrealisti” e le “Avanguardie” storiche. Considerato l’ultimo “surrealista”, contribuì a valorizzare in tutto il mondo i lavori dell’amico Duchamp. Nel 1974 chiuse il suo spazio per dedicarsi agli studi d’arte, di alchimia e di “Kabbalah” vendendo o donando il suo patrimonio soprattutto a musei esteri. Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma è presente il nucleo di opere surrealiste e Dada; prevalentemente stranieri gli artisti, salvo le sculture di Mimmo Paladino ed Alik Cavaliere; al termine una tecnica mista di Max Hamlet Sauvage, che ritrae Schwarz brindante con due femmine dal volto pennuto. Da altre collezioni si inizia con i “futuristi”, prima e seconda generazione, tra cui Mario Menin, definito da Marinetti “primo battaglista del mondo”, le cui opere sono ispirate da “Poema africano” di Marinetti stesso. Si prosegue con i noti “figurativi” Carrà, De Pisis, Sciltian; si procede con Vedova, Dova, Turcato ed infine con gli “astrattisti” puri Bonalumi, Alviani…Fra gli stranieri vediamo un bel dipinto di Feito proveniente dalla Galleria Lorenzelli di Bergamo, famosa dinastia di intenditori. Nella sede di Genova, a Castello McKenzie, il 15 e 16 Maggio sarà la volta del Design con importanti opere di Fornasetti e lampade a profusione, con esposizione da venerdì 11 a lunedì 14 dalle 10 alle 19.

Cambi Aste – Milano, Via San Marco 22, esposizione fino al 7 Maggio dalle 10 alle 19; Tel. 02 36590462; www.cambiaste.com

Fabio Giuliani

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