Milano: BERNARDINO LUINI E I SUOI FIGLI

| 28 luglio 2014
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Omaggio ad un geniale protagonista del Rinascimento lombardo

Palazzo Reale di Milano ospita una grande mostra dedicata a Bernardino Luini, uno degli artisti più importanti del Cinquecento milanese, che seppe creare un’arte unica, delicata ma incisiva, che fondeva la tradizione lombarda con le importanti novità introdotte da Leonardo da Vinci durante il suo soggiorno in città. Organizzata in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, la mostra illustra Luini in tutta la sua grandezza di pittore, indiscusso protagonista di quegli anni a Milano, lavorando ad alcune grandi opere nelle chiese cittadine come in San Giorgio al Palazzo, in San Maurizio al Monastero Maggiore, nell’Abbazia di Chiaravalle, in Santa Maria della Passione accrescendo sempre più la propria fama di grande artista, fino a ricevere commissioni in tutta la Lombardia, da Pavia a Saronno, fino a Lugano. Queste sue qualità fecero del Luini uno degli artisti più amati da Federico Borromeo, come ben testimoniano le molte opere custodite alla Pinacoteca Ambrosiana. Il lungo percorso espositivo, distribuito dalle sale del piano nobile fino alla sala delle Cariatidi, racconta l’intera vicenda lavorativa dell’artista, dalle ricerche giovanili ai quadri della maturità, con particolare attenzione da un lato al lavoro dei suoi contemporanei (Bramantino, Lorenzo Lotto, Andrea Solario, Giovanni Francesco Caroto, Cesare da Sesto e molti altri), dall’altro, alla traiettoria artistica dei figli di Luini, e in particolare del più piccolo Aurelio, che vivono in un contesto in cui l’attività artistica è un mestiere, con regole ben precise. “La mostra intende dare atto di questa concretezza dell’agire dell’artista, dentro le pratiche di bottega: un modo di procedere ben diverso dalle mitologie romantiche”, affermano i curatori Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa. Un intero secolo di arte lombarda è qui illustrato pienamente attraverso tele, tavole, disegni, affreschi staccati, arazzi, sculture in legno e in marmo, codici miniati, volumi a stampa; un totale di circa 200 opere provenienti soprattutto dalle raccolte milanesi (dalla “Madonna del roseto” della Pinacoteca di Brera al “Gesù Bambino” dell’Ambrosiana, dal “Sant’Antonio” del Poldi Pezzoli al ciclo con i ritratti sforzeschi del Castello Sforzesco) e da prestigiosi prestiti europei (per esempio dal Louvre e dallo Jacquemart-André di Parigi, dall’Albertina di Vienna, dal Szépművészeti Múzeum di Budapest) ed americani (dai musei di Houston e di Washington). “La mostra di Luini è nata dentro la scuola e per la scuola – sottolineano ancora i curatori – Nel disegnare questo progetto, infatti, ci siamo mossi come insegnanti e non (solo) come studiosi, con l’intenzione di coinvolgere direttamente gli studenti nel momento di preparazione della manifestazione: hanno collaborato infatti sia studenti di diciotto anni che giovani studiosi che si sono formati con noi”.                                                               Una meritata citazione va fatta anche per l’allestimento, per cui l’architetto Piero Lissoni ha così commentato: “Tratto questa mostra come se Bernardino Luini fosse un pittore contemporaneo. Ho usato la presenza di monoliti molto efficaci per allestire un’esposizione di circa 200 opere, le quali non toccano mai le pareti. Mi piace l’idea che i dipinti siano leggermente fuori contesto e che dialoghino con Palazzo Reale attraverso un intermediario,          le grandi quinte appositamente create. Al contributo del mio studio si aggiungono le aziende che hanno deciso quest’anno di fare sistema con le sedi espositive milanesi per parlare a un pubblico internazionale. Milano è pronta a mostrare la sua leadership come città, al pari di Londra e di Parigi”. L’evento, è organizzato da Palazzo Reale insieme alla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Milano, al Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, alla Pinacoteca Ambrosiana e prodotto insieme a 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group con il sostegno di Ford e di Cosmit; quest’ultimo, Ente organizzatore del Salone del Mobile, quest’anno inaugurato in concomitanza con l’apertura della mostra, con la sua attenzione sempre rivolta ai fatti dell’arte.                                                                                                                                                La mostra è accompagnata da ben due cataloghi: uno con oltre 330 illustrazioni a colori e relative schede approfondite sull’esposizione; l’altro è dedicato agli Itinerari, con schede accurate di trenta località lombarde, piemontesi e ticinesi in cui si trovano opere di Bernardino Luini e dei suoi figli, illustrate grazie ad una campagna fotografica realizzata appositamente da Mauro Magliani; i testi, realizzati da studenti, specializzandi e dottorandi dell’Università degli Studi di Milano sotto la guida di Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa e Rossana Sacchi, hanno fatto emergere numerose novità storico-critiche. Entrambe le pubblicazioni sono edite da Officina Libraria, Casa Editrice di qualità sia per il contenuto che nella forma. (www.officinalibraria.com)

Palazzo Reale – Piazza Duomo, Milano; fino al 13 Luglio 2014                                                                                                                                                                                   Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30                                                                                           Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura;; Infoline e prevendita: Tel. 02 54914 (attiva dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17)              Sito Internet ufficiale: www.mostraluini.it

Fabio Giuliani

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