Mart di Rovereto (Tn) Da Goya a Manet da Van Gogh a Picasso The Phillips Collection 2005

| 2 novembre 2005
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“L’arte offre in dono due grandi emozioni: l’emozione dell’immedesimazione e l’emozione dell’evasione. Entrambe ci conducono oltre i confini del sé. (…) Avrei creato una collezione di opere d’arte posando ogni elemento al suo posto, con una visione d’insieme simile a quella dell’artista quando realizza il suo monumento o la sua decorazione.”Duncan Phillips (1926)

Alla Galleria d’Arte Moderna di Verona fino al 19 gennaio 2006 la mostra dedicata alla Phillips Collection di Washington; una straordinaria raccolta artistica tra le più importanti ed ammirate al mondo, e che pochi eletti se non recatisi presso la sede nella capitale statunitense hanno potuto e potranno visitare in futuro. Dopo aver deliziato alcuni spazi museali americani ed europei (tra cui la Fondazione Pierre Gianadda a Martigny) da Rovereto la rassegna effettuerà un’ultima tappa al Musée du Luxembourg per tornare poi definitivamente a Whashington. E pensare che quella esposta qui rappresenta solo una piccola parte della numerosa collezione americana: una sessantina di opere ma di quale valore e livello! Nativo di Pittsburgh nel 1886 da una famiglia di industriali dell’acciaio, Duncan Phillips iniziò presto ad appassionarsi all’arte e per tutta la sua vita si mosse per reperire opere di autori famosi, con grande talento critico. Durante un viaggio in Europa nel 1911 egli scoprì opere di Renoir, Monet, e dei post-impressionisti, poi Van Gogh, Matisse, indirizzandosi in seguito ai cubisti Braque e Picasso, all’avanguardia di Kandinsky, Mondrian, Klee ed altri. All’inizio del percorso della mostra vediamo due ‘chicche’ che ad una prima osservazione potrebbero apparire fuori posto, ma non è così: sono presenti due dipinti di Goya e di El Greco raffiguranti entrambi ‘Il pentimento di San Pietro’; Duncan Phillips considerava i due grandi pittori precursori della modernità, scrivendo poi un importante saggio su El Greco, Mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Verona fino al 19 gennaio 2006 Cézanne e Picasso in cui spiegò questa sua teoria. Il collezionista americano con il tempo, selezionando, con attenzione ed oculatezza diede alla sua creatura un’unità poetica nella varietà soggettiva. “I dipinti ci fanno tornare alla vita ed alle altre arti con la capacità di vedere la bellezza tutt’intorno a noi quando percorriamo le nostre strade abituali. Questa stimolazione della percezione vale certo la pena di essere coltivata. Ho dedicato me stesso e la mia intera vita al compito di interpretare i pittori per il pubblico e a fare poco alla volta la mia piccola parte per esercitare il pubblico a vedere con gli occhi della bellezza.”. Tutte le opere presenti sono di qualità eccelsa, solo per citarne alcune: il respiro della boscaglia ai piedi del monte in ‘Rocce a Monthier’ di Courbet o il brusìo che anticipa l’uggia sotto il cielo plumbeo e nuvole minacciose in lontananza nel ‘Mediterraneo’ sempre del pittore francese; la grazia femminile si vede chiaramente nelle ‘Due ragazze’ di Berte Morisot, donna impressionista. Citiamo il commento di Duncan Phillips per un dipinto di Van Gogh a lui particolarmente caro: “Entrata ai Giardini Pubblici di Arles è un canto dell’anima, un grido di trionfo, di gioia al sole, di ringraziamento a Dio per un pennello e dei colori con cui superare in intensità la luce stessa della vita.” catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta.

The Phillips Collection , Washington. MART – Rovereto , Corso Bettini 43 – Infoline: 800-397760; 0464/438887; www.mart.trento.it Orari: tutti i giorni 10-18 ; venerdì 10-21

Di: Fabio Giuliani

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