LA SISMICITA’ SUL GARDA

L’area gardesana è stata interessata in epoca storica da numerosi eventi sismici che hanno avuto epicentro nella regione lombarda e nelle immediate vicinanze (area veneta ed emiliana); il nostro territorio è stato classificato dalla normativa nazionale (O.P.C.M. 3274/2003 e O.P.C.M. 3519/2006) entro le zone simiche 2 e 3, a rischio sismico da medio a basso. Nessun vaticinio da Oracolo ci aiuterà nella lotta per la sopravvivenza ai Terremoti, ma solo un’operosa ed illuminata strategia d’azione fondata su due fulcri essenziali: costruire con criteri antisismici e prevedere procedure di emergenza attentamente studiate che diventino “abitudine e cultura” diffusa. La sismicità del Lago di Garda è principalmente collegata all’attività delle strutture tettoniche del margine prealpino (Medio-Alto Garda), cui possono essere riferiti i sismi di Salò e dell’area trentino-veronese. Tali aree sismogenetiche si prolungano, a maggiore scala, fino al Sistema Dinarico-Friulano, dove presentano la massima pericolosità e le maggiori intensità simiche attese (terremoto del Friuli del 1976). L’area del Basso Garda risente in maniera significativa anche della sismicità della Pianura Padana, in passato sottovalutata sia dal punto di vista normativo che nella percezione collettiva; infatti nella parte mediana della Pianura Padana entrano in collisione i sistemi tettonici riferibili alle Prealpi ed all’Appennino. Nei prossimi mesi è possibile che la terra tremi ancora; avendo ben presente il quadro generale della sismicità sarà certo più chiaro quello che avviene a scala locale e, senza sviluppare alcun senso di angoscia ma con grande consapevolezza, si potranno attivare veri ed efficaci meccanismi di difesa della popolazione dai sismi. Shakespeare diceva “battersi con la propria paura è come essere un pazzo che cerchi di scacciare la propria ombra”. Nei prossimi numeri proveremo ad esemplificare i meccanismi geologici che hanno generato i recenti sismi italiani e ad affrontare il complesso tema della prevenzione anche sulla base della normativa antisimica vigente.

Rosanna Lentini

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