Ghiffa (Verbania-Pallanza) – GIANBATTISTA BERTOLAZZI per Troubetzkoy

| 19 aprile 2016
Bertolazzi 1

Un artista dell’obiettivo per un artista della scultura

“Gli scatti, a colori, ma costruiti su una ristretta gamma cromatica, sono spesso su fondo nero. Essenzialmente documentari, testimoniano la varietà dei soggetti e registrano la bellezza d’insieme e l’armonia delle sculture di Troubetzkoy, vicine ai palpiti della Scapigliatura. Tra queste, i busti di Gabriele D’Annunzio, Arturo Toscanini, Giovanni Boldini e Giovanni Segantini; Pellerossa con il suo cavallo; I giocatori di polo; Ragazzo con levriero; il bozzetto del Monumento ai caduti; Angeline (Troubetzkoy) con il lupo Waska, in cui la ragazza accosta la mano destra al muso dell’animale: si racconta che l’artista, possedesse anche un orso nel suo studio di Mosca, animale leggendario in Russia quanto il lupo delle steppe; uno splendido nudo femminile, di cui a differenza di tante modelle delle quali conosciamo il nome e il cognome (Helen Hay Whitney, Gertrude Vanderbilt, Germaine Besnard, Tina Gardi Orsini…) si sa ben poco, se non che sembra ispirarsi alla pratica del nudismo diffusa all’epoca sul territorio dal Monte Verità e Brissago in Svizzera, a Cannobio in Italia.” Con queste parole, Vera Agosti, introduce la mostra da lei curata, dedicata a Gianbattista Bertolazzi attualmente in corso a Ghiffa, piccola località vicinissima a Verbania sul lago Maggiore, organizzata dall’associazione “Il Brunitoio” Officina di Incisione e Stampa, con circa 25 fotografie dei gessi dello scultore Paolo Troubetzkoy (figlio di un principe russo, il diplomatico Pierre Troubetzkoy, e della pianista americana Ada Winans, nato a Intra nel 1866, del quale quest’anno ricorre il 150° anniversario della nascita) conservati nella Gipsoteca che porta il suo nome nel Museo del Paesaggio di Verbania, attualmente chiuso per lavori, ma che si spera possa riaprire quanto prima. Lo scultore studiò scultura con Ernesto Bazzaro e Giuseppe Grandi e pittura con Daniele Ranzoni, ma fu in buona parte autodidatta. Poliglotta, partecipe dell’aristocrazia internazionale della “Belle époque” che seppe splendidamente ritrarre nelle sue sculture, Troubetzkoy lavorò e risiedette in Russia (insegnò all’Accademia Imperiale di Belle Arti di Mosca per nove anni, dal 1897 al 1906), Francia (a Parigi, dove studiò a fondo l’opera di Rodin, e dove nel 1900 vinse il “Grand Prix”), Inghilterra, Usa (prima a New York nel 1911 e poi, dal 1914, a Hollywood), oltre che in Italia. A Verbania-Pallanza, dove esiste ancora la Villa Troubetzkoy dove egli tornò ad abitare nel 1932 e dove morì nel 1938, vediamo il bellissimo monumento ai Caduti commissionato al grande scultore nel 1923, opera dove il dramma della guerra si specchia nella quotidianità di donne e figli rimasti soli. Bertolazzi (1937-2015), nato nella frazione di Ceredo, è stato un appassionato fotografo e socio del Brunitoio, che già espose nel 2009 nella sede dell’associazione le sue foto dedicate al maestro liutaio Giacomo Bisiach. Viene ricordato soprattutto per la pubblicazione di due importanti libri fotografici sulle camelie antiche del Lago Maggiore, realizzati con Piero Hillebrand per l’editore Alberti. Le fotografie presenti in mostra sono state selezionate su oltre 400, realizzate tra il 2012 e il 2013 e potrebbero essere il materiale di una futura pubblicazione che vede impegnato il gruppo di lavoro costituito dallo stesso fotografo, oggi composto da Elisabetta Giordani e Gianni Pizzigoni, responsabili delle ricerche sull’identificazione dei personaggi ritratti dallo scultore, e Roberto Troubetzkoy, discendente del maestro che aveva assistito Bertolazzi nella realizzazione delle immagini. Alcune notizie sulla sede ospitante la mostra. Con la fine dell’anno 2003 si è costituita “L’Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa – Il Brunitoio” in libera associazione. La grafica trova oggi giorno larga applicazione. Le attività che “l’Officina” intraprende hanno lo scopo di diffondere la conoscenza della stampa e dell’incisione nella tecnica calcografica sul territorio seguendo prevalentemente due direttrici: la didattica e la forma espositiva. La prima prevede l’organizzazione di corsi pratici a diversi livelli di apprendimento, nonché seminari di approfondimento e perfezionamento professionali e semiprofessionali. Per lo svolgimento di corsi e seminari ci si avvale di artisti, esperti nella tecnica, reperibili sul territorio e di artisti di fama internazionale titolari di cattedra di incisione e stampa presso l’Accademia di Belle Arti di Brera in Milano, istituzione con la quale “l’Officina“ ha già da tempo intrapreso contatti. Questa collaborazione prevede anche la possibilità di ospitare studenti dell’Accademia, prevalentemente stranieri, durante il periodo estivo, concedendo l’uso del torchio calcografico professionale, di cui “l’Officina” dispone, affinché possano concludere il lavoro previsto dai corsi accademici per l’anno in corso senza dover sopportare onerosi rientri in patria (Corea, Giappone, Russia eccetera). La seconda direttrice prevede una serie di appuntamenti espositivi da tenersi presumibilmente nell’arco di tempo tra Giugno e Settembre e che hanno come proposta significative partecipazioni di artisti eccellenti nel campo della grafica di alto livello. Appuntamenti costanti e continuativi rendono visibilità allo spazio fisico della Ex-Panizza (Panizza Srl, un’azienda di moda italiana che produce cappelli di feltro, fondata da Giovanni Panizza nel 1879 a Ghiffa, la cui produzione, ad oggi, è stata spostata a Montevarchi in Toscana) trasformandolo in un punto di riferimento ben identificato nel panorama espositivo del territorio provinciale. La grafica infatti, proprio per i suoi aspetti sobri, si presta per allestire mostre di grande interesse culturale e di raffinato linguaggio formale, che rendono gli appuntamenti unici e di grande qualità. Per maggiori informazioni riferirsi al sito Internet www.ilbrunitoio.it

Sala Esposizioni Panizza – Corso Belvedere 114, Ghiffa (Verbania); Fino al 24 Aprile 2016; Orari: da giovedì a domenica 16-19

Bertolazzi 2

Fabio Giuliani

 

Commenti

Salvato in: Fotografia, MOSTRE
×