Gardone premia Biagio Simonetti “Maitre dell’anno 2009”

| 2 marzo 2009
maitre Biagio Simonetti

AMIRA Brescia, a Gardone Riviera ha proclamato Biagio Simonetti come candidato bresciano al concorso “Maitre dell’anno 2009”

Toccherà a Biagio Simonetti l’onore di rappresentare Brescia al concorso Maitre dell’anno 2009. Il docente di sala e bar all’I.P.S.S.A.R (Istituto Alberghiero)di Gardone Riviera è stato infatti scelto durante un’appassionata disputa organizzata proprio a Gardone da Alfio Cantarella, fiduciario della sezione bresciana di AMIRA (Associazione Maitres italiani ristoranti e alberghi). I concorrenti sono stati così valutati da una giuria presieduta dal Gran Maestro della ristorazione Luigi del Zotto, fiduciario AMIRA di Verona, in collaborazione con Marino Damonti, presidente ANAG (Associazione Nazionale Assaggiatori Grappe) di Brescia, già Maitre dell’anno 2007 e titolare della trattoria La Rosa di Lonato, Claudio Mazzacani Preside dell’Istituto Alberghiero di Gardone e Desenzano, Francesco Barbieri giornalista di Italia Oggi e Raffaella Visconti, direttore editoriale del Giornale del Garda. Le prove dal vivo prevedevano la presentazione di ricette inedite di un primo piatto alla fiamma, utilizzando lo spinosino d’oro abbinato ad un vino bresciano. L’ambito di valutazione dei giurati ha comunque spaziato tra la maestria e l’abilità della preparazione unitamente alla presentazione e, naturalmente, al gusto dei piatti proposti dai candidati. In particolare la ricetta vincitrice ha mescolato forti sapori mediterranei, conditi con olio DOP del Garda, abbinati magistralmente a vino Molceo di Ottella. La competizione si è svolta alla presenza degli alunni delle ultime classi dell’IPSSAR di Gardone Riviera. Tra loro10 studenti, specializzandi in formazione di sala, hanno partecipato attivamente all’evento servendo ai tavoli della giuria. Si è trattato in sostanza di un momento di alta cucina in cui i maitres hanno espresso “Eleganza, stile e professionalità, le peculiarità proprie di un lavoro d’arte” come sottolineato dal presidente Luigi del Zotto. Tra le righe si sono poi evidenziate le difficoltà nel trasmettere ai ragazzi i principi di una professione preziosa per un ristorante, ma un po’ trascurata dalle giovani generazioni, che prediligono la cucina al servizio di sala. “Ma servire gli altri – ha ribadito il fiduciario AMIRA Alfio Cantarella – non è un dovere, ma un piacere ed il cliente che apprezza un piatto si ricorderà soprattutto del maitre che l’ha consigliato e meno del cuoco che tradizionalmente agisce dietro le quinte. Il maitre d’hotel è il principe dell’ospitalità – ha aggiunto in conclusione Cantarella – il vero regista della sala, che agisce in stretta collaborazione con lo chef. Connubio vincente, al quale nessun esercente dovrebbe rinunciare”. Con il sorriso “che non costa niente, ma rende molto” secondo il motto di AMIRA, come biglietto da visita esclusivo in dotazione ad ogni “amirino” che si rispetti.

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