Futur is Music

| 1 dicembre 2001

Antologia pianistica vol. 1.
Daniele Lombardi
1 cd Col legno wwe 20076 Distribuzione JUPITER
Piaccia o non piaccia, il futurismo fu l’unica, fra le grandi avanguardie del Novecento, che sia nata in Italia e che nella cultura italiana abbia scovato la maggior parte delle sue motivazioni; l’unica corrente che si sia mossa al passo con le coeve esperienze europee. Forse fu la corrente artistica meno conosciuta del secolo scorso, di certo la meno studiata, la più invischiata col fascismo e, pertanto, ignorata, aborrita, evitata come la peste. Se in Italia, oggi, conosciamo qualcosa del futurismo musicale, lo dobbiamo al lavoro certosino, pionieristico e geniale di Daniele Lombardi (Firenze 1946), artista visivo, pianista, compositore, scrittore, docente al Conservatorio di Milano: nel corso degli ultimi decenni Lombardi ha scavato, scoperto, rintracciato, trascritto, eseguito documenti sonori rarissimi, sparsi come aghi nel pagliaio, di ardua accessibilità (lo ricordava recentemente un’altra penna acutissima ed anticonformista della nostra cultura, Quirino Principe). A Lombardi si deve il volume, isolato, fulgido, sull’argomento, Il suono veloce. Futurismo e futurismi in musica, edito da LIM Ricordi. Lombardi, non pago dei suoi solitari sforzi, ha fatto rivivere molte di quelle musiche futuriste: le ha suonate direttamente dai manoscritti originali, le ha presentate in concerto, le ha incise e salvate su cd. “L’iniziativa di un uomo solo conta più di un esercito, quando sia mossa da intelligenza ed energia”: così possiamo gustare brani di Silvio Mix, Franco Casavola, Alberto Savino e molti altri ancora.
Qualcosa suona datato, altre cose sono solo molto simpatiche, c’è anche del bello, qualcosa di eccitante. C’è, comunque, una bella fetta della nostra storia.

Di: Enrico Raggi

Tags:

Commenti

Salvato in: ATTUALITA', Musica
×