EXPO. LA LOMBARDIA ORIENTALE RICEVE L’AWARD DI REGIONE EUROPEA DELLA GASTRONOMIA 2017

| 30 settembre 2015
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L’assessore Parolini in Expo con Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova per la cerimonia di consegna: “Opportunità che valorizza nostra attrattività turistica”.

“Regione Lombardia ha sostenuto concretamente la candidatura a questo premio, perché crediamo che il riconoscimento europeo che ne deriva rappresenti un’opportunità strategica per valorizzare l’attrattività turistica, sostenere le economie locali e promuovere su scala internazionale la cucina tradizionale e quella d’autore”. È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, oggi al Conference Center di Expo, a margine della cerimonia di consegna del titolo di Regione Europea della Gastronomia 2017 alla ‘Lombardia Orientale’.
La premiazione è giunta al termine di un processo di candidatura promosso da una partnership composta da Regione Lombardia stessa, i Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, le Camere di Commercio delle province coinvolte e l’Università di Bergamo come coordinatore scientifico di progetto e si colloca nell’ambito delle iniziative in corso legate alla Food Tourism Week della Commissione Europea.
TURISMO ESPERIENZIALE – “Sul modello della Capitale europea della cultura, sono certo – ha aggiunto Parolini – che questo progetto potrà affiancare e contribuire a rafforzare gli sforzi che Regione Lombardia sta compiendo per favorire la promozione integrata dei territori in una prospettiva sempre più incentrata sulla creazione di un’offerta turistica esperienziale che, facendo leva anche sulla ricchezza delle tradizioni enogastronomiche, unisca alla semplice visita delle aree turistiche di riferimento un percorso completo ed entusiasmate attraverso la loro storia, la cultura, l’ospitalità e il contatto con la natura”.
EXPO E LEGAME ENOGASTRONOMIA-TERRITORIO – “Il cibo è infatti identità, è incontro, ed Expo si è rivelato un importante fattore detonante per valorizzare la consapevolezza dell’eccellenza che la Lombardia è in grado di esprimere in questo settore, unendo sapientemente tradizione ed innovazione, ma anche per riscoprire il vero legame che unisce la produzione enogastronomica al territorio e ed esaltarne la sua valenza turistica. Questo Award – ha concluso Parolini – è solo l’inizio di un percorso che contribuirà a consolidare questa prospettiva e che porterà nelle province coinvolte ricadute positive sull’intera filiera della ristorazione e del turismo”.

L’INIZIATIVA – ‘European Region of Gastronomy’ è il titolo assegnato dall’Istituto Internazionale per la Gastronomia, la Cultura, le Arti e il Turismo (IGCAT) con lo scopo di contribuire ad una migliore qualità della vita nelle regioni europee, sostenendo le culture alimentari caratteristiche, l’educazione a una migliore salute, la sostenibilità e l’innovazione gastronomica.
Il premio è costruito intorno a nove regioni fondatrici: Marsiglia- Provenza (Francia), Lombardia (Italia); Riga-Gauja (Lettonia); North East Brabant (Paesi Bassi): Minho (Portogallo); Aarhus (Danimarca); la Catalogna (Spagna); Malta; Sibiu e la Transilvania (Romania); e un istituto di coordinamento indipendente (IGCAT). I territori sono rappresentati da oltre 20 stakeholder locali.
Aderiscono ad IGCAT 40 esperti europei, sono attivi collegamenti con oltre 100 associazioni, centro studi ed università, come ad esempio la Goldsmiths, University of London; Lucian Blaga University di Sibiu; EUHT St. Pol, Barcelona; l’Università di Barcellona; Wageninen University e Reseach Centre e l’Università di Bologna.
Il progetto ERG prevede ogni anno l’assegnazione dell’award a 2-3 regioni europee selezionate da una giuria di esperti internazionali, coordinati da IGCAT. In particolare i vincitori di ERG 2016 sono la Catalogna (Spagna) e il Minho (Portogallo). Per il 2017 il premio verrà appunto assegnato alla Lombardia Orientale, ad Aarhus (Danimarca) e Riga-Guja (Lettonia).
IL TERRITORIO – Il territorio coinvolto presenta tre zone parallele: una zona montuosa a nord, le pianure del sud, separate da una cintura urbanizzata. Il paesaggio risultante è pertanto ricco e variegato e si estende dalle Alpi Orobie alle aree agricole della pianura, attraverso poli industrializzati quali Brescia e Bergamo. In questo contesto, nonostante la preminente vocazione industriale, l’agricoltura ha un’importante valenza territoriale e di connotazione identitaria. Questo è dimostrato dai numerosi centri di musealizzazione della civiltà contadina e gli ecomusei, rispettivamente 39 e 24 nelle aree interessate; 8 strade dei sapori e dei vini. Inoltre l’area vanta numerose produzioni di eccellenza come i molteplici prodotti tradizionali, vini DOCG, DOC, IGT, ristoranti stellati Michelin, i presidi Slow Food i prodotti tipici DOP.
GLI AMBASCIATORI – Durante la cerimonia sono stati presentati i primi quattro ambasciatori della Lombardia Orientale:
BERGAMO, ENRICO CEREA – Primogenito di cinque figli, Chicco – come viene affettuosamente chiamato dai parenti e dagli amici – è cresciuto da mamma Bruna e da papà Vittorio nelle cucine del proprio ristorante di famiglia, ed è sotto la guida esperta del padre che scopre quell’arte gastronomica che incontra misteriosamente le sue più intime inclinazioni. Dopo questo fondamentale apprendistato, seguiranno le importanti esperienze nei più blasonati ristoranti del mondo, con il confronto di grandi chef che gli consentiranno di definire quella personalità unica e fortemente riconoscibile che è oggi l’anima del ristorante “da Vittorio”, che dal 2009 è nell’olimpo dell’alta cucina, quando la prestigiosa guida Michelin gli conferisce la terza stella come massimo riconoscimento. La brigata di cui è a capo Chicco Cerea è composta da oltre una ventina di cuochi, con i quali esplora le più innovative tecniche di preparazione dei cibi, cimentandosi in ciascuno dei campi dell’alta cucina. I suoi piatti, ormai classici di riferimento per gourmet e appassionati, sono stati immortalati in prestigiose pubblicazioni.
BRESCIA, MAURIZIO ZANELLA – Nasce nel 1956 e muove i suoi primi passi nel mondo del vino grazie agli studi di agraria e all’idea della madre di acquistare, negli anni Sessanta, una piccola casa in collina, chiamata“Ca’ del bosc”. Un cosmopolita del vino che viaggia molto e realizza nella propria terra, la Franciacorta, ciò che ha appreso in Francia in particolare in Borgogna e a Bordeaux. Nel 1969 nasce Ca’ del Bosco, oggi leader nella produzione di Franciacorta dal finissimo perlage. Una posizione raggiunta grazie all’entusiasmo e alla passione di Maurizio Zanella che all’inizio degli anni ’70 ha capito e seguito la sua vocazione “artistica” facendosi protagonista del rinascimento enologico italiano e trasformando una casa in un bosco di castagni in una delle più moderne e avanzate cantine. E’ presidente del Consorzio per la Tutela del Franciacorta e presidente Ca’ del Bosco.
CREMONA, CESARE BALDRIGHI – Nato a Grumello Cremonese (Cr) il 12 febbraio 1959, sposato, due figli, appassionato di basket e di calcio. Laureato in Scienze agrarie presso la facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Cremona. Titolare di un’azienda agricola con indirizzo zootecnico da latte in provincia di Cremona, dal 2003 è presidente di Plac, società cooperativa Produttori latte associati Cremona, con 100 allevatori, 120 dipendenti, 1.200 quintali di latte e 80 milioni di euro di fatturato (4° produttore di Grana Padano, 160mila forme, e 3° produttore di Provolone, 25mila quintali l’anno). Dal 1989 al 1992 è stato presidente dell’Anga di Cremona (Associazione nazionale giovani agricoltori) e dal 1999 è presidente del Consorzio tutela Grana Padano.
MANTOVA, ROMANO TAMANI – Nato a Quistello (MN) il 30 aprile 1943, secondo di 6 figli con mamma casalinga e papà caciaio. Dopo la licenza elementare inizia a lavorare al Ristorante All’Angelo di Quistello e successivamente in un piccolo albergo sulla riviera adriatica. Frequenta un corso di cucina a Modena e da lì inizia a lavorare all’Hotel Real Fini e al Ristorante Fini. Dopo un periodo trascorso a Casale Monferrato, parte per Londra e lavora presso il Ristorante Quo Vadis, storico locale del quartiere Soho. Terminata l’esperienza londinese fa rientro a Quistello e con il fratello Francesco Carlo apre il Ristorante l’Ambasciata che in pochi anni diventa famoso nel mondo per l’eccellenza della cucina gonzaghesca mantovana.
In 38 anni di attività Romano e Francesco Carlo Tamani hanno portato la cucina del Vicariato in tutto il mondo (America, Regno Unito e Oriente) e continuano su questa strada per far conoscere la cucina del territorio.
Lo chef Romano Tamani, titolare con il fratello dell’Ambasciata, ristorante con 1 stella Michelin, ama definirsi “oste di campagna”. In questa sua definizione c’è tutto l’amore per la sua terra, per le sue tradizioni e per la sua gente.

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