Desenzano: IL SEGNO DI STIPI iniziative, studi, pubblicazioni

| 24 giugno 2015
Valeria T. 011

Insegnanti Memorabili

In rapida, quasi sintonizzata successione se ne sono andati alcuni storici docenti attivi nelle scuole di Desenzano. Lo hanno fatto in punta di piedi, con la riservatezza figlia di quella conoscenza che con tanta passione personaggi come Tanzini, Gottardi, Vischioni e Stipi hanno saputo divulgare. Formando ed educando moltissime generazioni di allievi. Per un generare di ricordi conservati scrupolosamente nella memoria personale, collettiva ed istituzionale

Gian Stipi è stato un ‘Maestro’ per la semplicità e la chiarezza del suo discorrere, per la profondità della preparazione culturale sia in ambito letterario sia in quello dell’arte e per aver saputo attirare l’interesse su argomenti d’arte, di filosofia, di memorie in saggi di spessore, al contempo di facile comprensione.

Non è stato solo professore nelle superiori, ma anche promotore d’iniziative culturali che si rivolgevano alla gente di qualsiasi ceto. Il primo organismo da lui promosso è stato il circolo di cultura popolare “Galileo Galilei”, che si poneva il fine di favorire nella fascia più giovane della popolazione “una più matura e consapevole coscienza morale e civile”. Stipi volle che il circolo fosse “autonomo rispetto ai partiti”. Numerosi sono stati i dibattiti tra il pubblico su problemi d’attualità, che seguivano conferenze, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche organizzate da questo gruppo. Nel 1978 Giovanni Stipi promosse l’istituzione dell’Associazione di Studi Storici ‘Carlo Brusa’. Nelle intenzioni di Gian Stipi, questa aveva lo scopo principale di  inserirsi “nello sforzo comune di ritrovare una moderna coscienza delle ragioni storiche e politiche che dovrebbero essere alla base della vita di una città”.  Più concretamente, la nuova associazione nasceva “con l’intento di promuovere una serie di studi e di ricerche su Desenzano e sul suo territorio” per rendere oggetto di conoscenza allargata aspetti diversi di ‘radici’ risalenti a epoche diverse. In questa direzione ha guidato, primus inter pares, l’Associazione di Studi Storici ‘Carlo Brusa’, che nel corso degli anni ha prodotto ventidue pubblicazioni inerenti Desenzano e il Lago di Garda. Ricordiamo tra i diversi titoli La Cronaca Manerba, Chiesette dimenticate, Desenzano di terra, Binari sul Garda, Le parole sulle pietre chiare, Il diario di Giacomo Brocai, Storia di un paese, Le Dolarise, Il falco e la rosa,  Rosso sulle colline.Dal 1991 fino alla sua malattia, ha curato, direttamente o indirettamente con pregevoli saggi, mostre di artisti di livello nazionale, europeo e, in alcuni casi, internazionale. A partire dal 1996 Giovanni Stipi, insieme a Maria Pia Bagnariol, ha realizzato, con la denominazione “ il grillo lucente”, la pubblicazione annuale di volumetti di non più di cinquanta pagine, facendoci conoscere versi di Laura Carcano, Oliva Andreoli, Cesare Lievi, Igor’ Severjanin, Kãlidãsa; racconti di Nadia Pagni; brevi saggi di Antonio Sparzani e dello stesso Giovanni Stipi; narrazioni di Edoardo Campostrini, di Edoardo Pasetto, di Angelo Luppi e di altri ancora.Innumerevoli sono stati gli articoli di Gian Stipi apparsi sulla elegante rivista edita dalla Grafo ‘Atlante Bresciano’ (AB), riguardanti l’ambiente naturale del Garda o artisti che hanno lavorato sul territorio gardesano.

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