Desenzano del Garda: IL RECUPERO DEL CASTELLO

| 30 ottobre 2006
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Dall’Umbria al Garda per rimettere a nuovo quella che a buon diritto può considerarsi la perla di Desenzano.

Alessandro Bazzoffia, architetto, esperto in conservazioni e restauri di monumenti della Facoltà di Architettura – Dipartimento di Restauro all’Università di Firenze, compie ogni settimana il non breve tragitto che lo porta fino alle sponde del Benaco per seguire i lavori con i quali dal febbraio scorso si sta procedendo al recupero del castello medievale che dal quartiere Capolaterra domina la cittadina gardesana. Ad affiancare Bazzoffia, cui compete, in particolare, il coordinamento dell’intervento oltre alla progettazione architettonica e direzione dei lavori di restauro, è Marco Spezia, ingegnere di Mantova impegnato, invece, a sovrintendere il progetto e la direzione dei lavori relativi alla parte strutturale, impiantistica e della sicurezza. “Il progetto ha preso il via circa 4-5 anni fa – spiega Bazzoffia – a seguito dell’incarico ricevuto dal Comune di Desenzano di effettuare i primi studi e le analisi necessarie al fine di poter definire, alla luce delle informazioni acquisite, gli indirizzi per la redazione di un idoneo e mirato progetto di conservazione”. A questa prima fase caratterizzata da un’approfondita ricerca storico-archivistica, dall’anamnesi storica degli interventi pregressi e da un accurato rilievo metrico si sono affiancate delicate indagini diagnostiche tra cui quelle videoendoscopiche, per conoscere le modalità costruttive delle mura, quelle termografiche, per rilevare la distribuzione termica superficiale della struttura muraria e quelle chimiche e stratigrafiche, per comprendere la composizione chimica dei singoli materiali costruttivi. “Il tutto – continua l’architetto – secondo un metodo rigorosamente scientifico nell’ottica di effettuare un intervento quanto più possibile conservativo dato che l’architettura esistente rappresenta un documento di storia che va rispettato in ogni sua fase e in ogni manifestazione”. Una metodologia che il restauratore conosce bene dato che, forte anche del suo DNA di nativo di una delle regioni italiane più ricche dal punto di vista artistico e architettonico, può vantare un’ampia esperienza nel settore dei recuperi del patrimonio monumentale oltre ad una profonda conoscenza della zona del Basso Garda come del territorio collinare dell’Alto Mantovano e delle relative fortificazioni. Salvaguardare il più possibile l’integrità dell’antico edificio rendendolo fruibile al pubblico senza che l’utilizzo risulti invasivo e prevaricante per la struttura sono, dunque, per Bazzoffia un’imprescindibile priorità per restituire ai desenzanesi – si prevede entro i primi mesi del 2007 – una testimonianza unica e preziosa della loro memoria.

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