Confagricoltura Verona: nel 2016 prezzi ancora in calo per l’agricoltura

| 16 gennaio 2017
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Crollo per i cereali, l’ortofrutta e le uova. In recupero il latte e le carni suine

L’agricoltura registra un 2016 di nuovo all’insegna del calo dei prezzi all’origine, che secondo le stime del Centro studi nazionale di Confagricoltura registra un calo del 5-6 per cento, anche con una differenziazione tra le produzioni. Per alcuni prodotti si sono registrati, infatti, veri e propri crolli, come per i cereali, l’ortofrutta e le uova; mentre si sono visti parziali recuperi su comparti come il latte bovino e le carni suine. Bene invece il vino, che grazie a un’ottima vendemmia ha mantenuto alti i livelli produttivi e qualitativi.

«Dal 2016 emerge il permanere del fenomeno della sottoremunerazione dei fattori produttivi, – spiega Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona – determinata da frammentazione dell’offerta, volatilità dei prezzi, globalizzazione dei mercati, peso della burocrazia.  Ad appesantire il quadro è il crescere dei costi aziendali, legati all’insufficiente politica agricola, comunitaria e nazionale, che non ha saputo valutare per tempo le problematiche del settore. Ad aggravare la situazione di alcuni comparti, come olio e riso, è stata la cessazione dei dazi, che ha causato l’invasione delle produzioni di altri Paesi a prezzi stracciatissimi. Per altri comparti, come il latte e la carne suina, l’anno era iniziato in modo drammatico, ma nel secondo semestre c’è stata una ripresa che ha permesso alle aziende di tornare a remunerazioni almeno da sopravvivenza. Siamo comunque ancora in una fase delicata, perché molte aziende devono chiudere i buchi di bilancio causati dal lungo periodo di crisi».

 

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