Castiglione delle Stiviere (Mn): I SAMPIETRINI

| 4 novembre 2011
sampietrini

Presentiamo due libri di Gattogrigioeditore di Castiglione delle Stiviere, che pubblica in copyleft: le opere quindi sono riproducibili, ripubblicabili, rappresentabili, modificabili anche senza il consenso dell’autore purché a scopo non di lucro.

Prodigi (86 pag, Gattogrigio editore, collana I Sampietrini, 2.90 euro) Silloge di poesie firmata con lo pseudonimo di Lando. Si tratta di brevi componimenti, incisivi e diretti, presentati in forma di poesia. Protagonisti non solo gli oggetti (come un portanei, la caffettiera, la Panda nuova), ma soprattutto le relazioni che questi innescano con l’io lirico, un io a volte giocoso, altre volte contemplativo, altre ancora rassegnato. Sguardi, incertezze, silenzi ed enigmi popolano questi versi su cui sembra dominare una cinica indifferenza, tramutata nella sofferenza del sentire dalla sensibilità del poeta. “L’amaro esalta la dolcezza”, recita un verso: e queste poesie sono cariche di dolcezza amara, di un’amarezza dolce che permette di soffermarsi con intelligenza sulla realtà nonostante lo sguardo ferito con il quale la si ammira. Degna di nota una citazione ungarettiana, come quella dei cardellini accecati, in una poesia che non vive di lamento, ma denuncia l’asprezza del vivere, la sua ordinaria prosaicità. Fatta anche di pugni, tremori epilettici, mediocrità. E poi, la critica alla difficile dinamica della relazione di coppia, intessuta anche di rabbia, nevrosi e masochisimi. La quotidianità si confonde con la fantasia, in poesie dove i calcoli diventano pietre preziose, in cui ci sono giganti che fanno pipì, uova d’oro che non vengono dispensate, timori d’essere inghiottiti e ritrovarsi nello stomaco di un drago, aureole che vengono recuperate con il manico della scopa… una poesia che è un viaggio di pellegrini ed emigranti, nella dimensione mai scontata del prodigio quotidiano.

Per ogni tentato miracolo (90 pag, Gattogrigio editore, collana I Sampietrini, 2.90 euro). Un libro di Fabio Alessandria. Un intrecciarsi di storie: quella del Maestro L., talentuoso musicista di un tempo, che ha visto le sue capacità musicali inaridirsi con gli anni; quella di un’opera che narra un triangolo amoroso, mai conclusa; le vicende del Diavolo… e poi il protagonista, le sue vicissitudini, la sua storia d’amore con Juju, la malattia… “Il taglio più profondo non è il primo: è sempre l’ultimo che fatica a guarire. Ultimo taglio, ultimo anello, ultimo tentato miracolo”. Questa frase, che dà il titolo al libro, ne sintetizza assai bene lo spirito. A dominare la narrazione, il gusto per la storia, per qualcosa di avvincente da raccontare. Passeggiate, incontri, nuove nascite e rinascite si alternano nel volume frutto di tre anni di lavoro. Piacevole e fine il soffermarsi sui dettagli corporei: le dita, i muscoli, la barba… dalle parole prendono corpo situazioni e avvenimenti e soprattutto la storia d’amore che lega il protagonista a Julie, chiamata affettuosamente Juju. Un affetto intenso, fatto di nudità caste e attimi sensuali; oltre che di litigi e disillusioni. “Mi hai presa per sfogare l’amarezza, per rifarti di tutte le bugie, di tutti i mancati miracoli, credi che non me ne sia accorta?” Anche qui ritorna la parola “miracolo” che permea ogni pagina del libro, nella sua delicata concretezza, nei suoi slanci verso dimensioni inusuali e nel suo ritorno ad una miracolosa dimensione ordinaria.

Elisa Zanola

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