Carnevale 2011: Storia e origine del Carnevale 

| 1 febbraio 2011
maschere-di-carnevale-tradizionali-italiane

Febbraio 2011 – Carnevalando

Carne-levare è un po’ carnevalare? Le prime testimonianze del vocabolo “carnevale” provengono dai testi del giullare Matazone da Calignano alla fine del XIII secolo e, in età d’Umanesimo, del novelliere Giovanni Sercambi. L’origine del nome pare si rifaccia a un’espressione latina. La più nota è appunto “carnem levare”, sorta fra l’XI e il XII secolo a indicare l’eliminazione della carne dalla dieta con l’ingresso nel tempo di Quaresima. Ma alcuni studi propendono per “carrum novalis”, il carro allegorico con cui i romani inauguravano le commemorazioni. Infatti, benché appartenenti alla tradizione cristiana, le celebrazioni carnevalesche trovano origine in festività ben più antiche, come le dionisiache greche o i saturnali romani, espressioni del bisogno di un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e alla dissolutezza. Secondo altre tesi, il carnevale affonda le sue radici in alcune feste primitive di carattere orgiastico per festeggiare l’arrivo della primavera, in cui era d’uso lasciarsi trasportare dalla danza e dall’ubriachezza. Rappresentava in sintesi un periodo di festa ma soprattutto di simbolico rinnovamento, in cui il caos sostituiva l’ordine costituito. Le cerimonie carnevalesche diffuse presso i popoli indoeuropei e mesopotamici avevano una valenza purificatoria e dimostrano il bisogno profondo di una periodica rigenerazione, abolendo il tempo trascorso e riattualizzando l’origine del cosmo. Nel mondo antico anche le feste in onore della dea egizia Iside comportavano la presenza di gruppi mascherati, mentre presso i romani la fine del vecchio anno era rappresentata da un uomo coperto di pelli di capra, portato in processione e colpito con bacchette. A Babilonia, poco dopo l’equinozio di primavera, veniva messo in scena il processo originario di fondazione del cosmo, descritto miticamente dalla lotta del dio salvatore Marduk con il drago Tiamat. Durante queste cerimonie si svolgeva una processione in cui erano allegoricamente rappresentate le forze del caos che contrastavano la ri-creazione dell’universo. La presenza dell’orgia tradisce una volontà di cancellazione integrale del passato mediante l’abolizione della creazione. La “confusione delle forme” è illustrata dallo sconvolgimento delle condizioni sociali – nei Saturnali lo schiavo è promosso padrone mentre il padrone serve gli schiavi, in Mesopotamia si deponeva e si umiliava il re – e dalla sospensione di tutte le norme. Lo scatenarsi della licenza, la violazione di tutti i divieti, la coincidenza di tutti i contrari, ad altro non miravano che alla dissoluzione del mondo e alla restaurazione del tempo primordiale. Alla fine il tempo e l’ordine del cosmo, sconvolti nella tradizione carnevalesca, vengono ricostituiti con un rituale comprendente la lettura di un “testamento” e il “funerale” con il rogo del fantoccio del “Re carnevale”. Nei secoli XV e XVI i Medici a Firenze organizzavano grandi mascherate su carri chiamate “trionfi” e accompagnate da canzoni a ballo di cui anche Lorenzo il Magnifico fu autore, tra cui il celebre Trionfo di Bacco e Arianna. Nella Roma papalina si svolgevano le corse ippiche dei bàrberi e la “gara dei moccoletti” accesi che i partecipanti cercavano di spegnersi reciprocamente. Nei paesi cattolici, il carnevale ha inizio con la domenica di Settuagesima, la prima delle sette che precedono la Settimana Santa secondo il calendario gregoriano, e finisce il martedì precedente il mercoledì delle ceneri che segna l’inizio della Quaresima. Dove si osserva il rito ambrosiano, l’ultimo giorno di carnevale è il sabato, quattro giorni dopo rispetto al rito romano. La tradizione vuole che il vescovo sant’Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città e la popolazione di Milano lo attese, prolungando il carnevale sino al suo arrivo.

Tags: , , , ,

Commenti

×