Brescia – CANOSSI CANONIZZATO CINELLI

| 13 aprile 2012
iuuhodhscs

 Il valore non marginale del dialetto bresciano rilanciato in un originale spettacolo centrato sugli originali versi del grande poeta in abbinamento con un’accattivante interpretazione musicale. Dal 30 marzo al primo aprile nella chiesa di San Giorgio a Brescia e l’11 maggio a Ghedi Cultura bresciana in e out. Dentro, nel classico d’effige storica che rimanda alla poesia di Canossi. Fuori, nella tempra popolare al remake espressivo feeling folk rock on Cinelli. Nasce così “Àngel 1862” concerto/evento teatrale che Charlie Cinelli, con la collaborazione di Roberto Soggetti, ha messo in opera attraversando in musica alcune liriche di Angelo Canossi. L’occasione è quella del centocinquantesimo anniversario della nascita del poeta. Operazione sollecitata e amabilmente sostenuta dalla Provincia di Brescia, assessorato Cultura e Turismo a guida Silvia Razzi, anche grazie all’appassionata volontà del Presidente Daniele Molgora. Da lui la convergenza contenutistica del progetto indirizzata “all’importanza di studiare al nord, e comunque a Brescia, Canossi, autore vicino alla cultura locale, piuttosto che Trilussa, da riservare per naturale collocazione storico/ambientale ai romani.” Concetto ben esposto in sede di presentazione del lavoro che, aldilà dell’ordito colorato di matrice padana, rappresenta efficacemente una visione di recupero identitario di indubbio ed auspicabile interesse. Portata strutturale d’idea forte quella di “Concerto Àngel 1862”. Tradotta in azione da Charlie Cinelli con la consueta verve accattivante a lambire disegni sentimentali, alleggeriti sapientemente nel raccordo vivace ed empatico con la multiemozionale attenta esuberanza del pubblico. A supportare Cinelli e Soggetti un gruppo di musicisti di grande esperienza e valore. Da Vincenzo Albini violino, Claudio Minelli viola, Michele Tagliaferri violoncello, Alan Cretti contrabbasso, Marzia Tonoli corno, fino a Gabriele Rubino clarinetto, Stefania Maratti flauto e Paolo Soggetti percussioni. Mentre la sofisticata consolle audio/luci/ video vede in azione Mario Chiappini di Energy Concerti e Cristiano Mondini di Trk studio. L’elegante singolarità dello spettacolo offre spunti regalo per perle intriganti di vitalità rappresentativa. La musica, tra suono, recitazione e teatralità, inverte e riorganizza tendenze e strutture estetiche. Ammiccando a toni maggiori ideali tipici della poesia, che in Canossi vengono esternati al massimo livello di lirica alternata al passaggio epico. Collegandone l’eloquente, ancor fresco, sedimento evocativo, con il linguaggio francobollato in un’attualità artistico/ musicale armonizzata dalla peripezia esclusiva del talento di Charlie Cinelli. Rinfrancando a giusta gloria, da oltre frontiera, il dialetto bresciano. Per un Canossi rigenerato e canonizzato dal virtuosamente, mai canonico, tagliente canto Cinelly original style.

Commenti

Salvato in: ATTUALITA'
×