Boom di auto storiche: consigli per assicurarle risparmiando

| 27 settembre 2017
auto storiche

Il nostro Paese vanta un elevato numero di appassionati di auto storiche, tra cui molti collezionisti pronti a sobbarcarsi spese anche ingenti pur di nutrire la propria passione.  A volte questi veicoli raggiungono quotazioni molto elevate, tali da far presagire polizze auto storiche assicurative molto alte per chi intenda circolare lungo le strade peninsulari con un mezzo di questo genere. Va invece sottolineato, con una certa sorpresa, come la realtà sia abbastanza differente, grazie alla presenza di offerte assicurative abbastanza contenute da parte delle compagnie, si tratti di veicoli pregiati o meno. Come si legge in questa pagina di Polizzeonline.net, le polizze proposte per le auto e le moto storiche viaggiano su livelli sensibilmente inferiori rispetto alle RC normali, per le quali non di rado in Italia si grida allo scandalo, a causa di livelli che sono praticamente il doppio di quelli europei.

In base alle ultime rilevazioni, sono sufficienti all’incirca cento euro o poco più per poter avere una polizza in grado di assicurare un mezzo storico. Proprio il prezzo abbastanza contenuto spiega quindi la costante crescita di questo genere di prodotti assicurativi, che ha permesso al rapporto tra gli incidenti e i premi di questo particolare comparto di mettere a segno un sensibile avvicinamento a quello che caratterizza solitamente il dato relativo ai mezzi normali. Un dato di questo genere fa facilmente capire come siano sempre di più coloro che utilizzano ogni giorno il proprio veicolo storico.
I vantaggi di queste polizze sono abbastanza chiari: non soltanto la classe fissa, ma anche la possibilità di usufruire di una serie di sconti che sono ormai una consuetudine.

Cosa sono le auto storiche

Naturalmente è molto utile chiarire cosa si intenda con auto storica, per poter capire meglio la questione. Per veicolo d’epoca si intende quello che non è più registrato presso il Pubblico Registro Automobilistico, in quanto è entrato a far parte del circuito formato da musei o altre strutture di questo genere, per essere conservato ed esposto. Questo tipo di veicolo può circolare soltanto a particolari condizioni, ovvero in occasioni di raduni dotati dei necessari permessi e soltanto rispettando determinati percorsi, ristretti alla località in cui avvenga la kermesse.

Quando invece si parla di veicoli che rivestano interesse storico e collezionistico, il discorso muta sensibilmente, in quanto in tale categoria vanno a ricadere quelli che risultano iscritti ai club ad essi dedicati, chiamati di conseguenza ad attestarne il valore di testimonianza e una carta anagrafica almeno ventennale. In questo caso, possono tranquillamente frequentare le strade, senza alcuna limitazione relativa ai possibili percorsi. Va però sottolineato come la certificazione del buono stato di conservazione o di fotografie in grado di comprovarlo, aprono a questo genere di auto le porte dell’Automotoclub Storico Italiano (ASI) o di uno dei tanti circoli ad esso affiliati, in base a quanto disposto dall’articolo 60 comma 4 del codice stradale. Va però ricordato come le compagnie assicuratrici siano solite stabilire in base a criteri del tutto personali i club che possono accedere alle polizze riservate ai veicoli storici.

La tempistica, i costi e la documentazione necessaria

Va poi ricordato come se in fondo il costo dell’assicurazione sia basso, a gravare ulteriormente sugli appassionati di auto storiche ci siano quelli relativi all’iscrizione all’Asi e ai circoli affiliati, che partono da un minimo di 40 euro all’anno, ma possono anche salire intorno ai 150. Occorre poi sottolineare con forza come per chi sia in possesso di più di un veicolo storico, il prezzo della polizza sia piena per la prima auto, diminuendo per quelle successive, a seconda delle decisioni assunte dal proprio agente di riferimento.

Il costo dovrebbe prevedere un’assistenza integrale, ma va anche ricordato come non di rado le compagnie chiedano che il mezzo assicurato non venga guidato tutti i giorni, bensì in occasione di occasioni particolari. Addirittura alcune sono solite coprire soltanto le occasioni ufficiali e il solo conducente, ovvero il titolare della polizza.

Infine la sottoscrizione richiede naturalmente la presentazione di una documentazione che può variare da compagnia a compagnia, anche se solitamente dovrebbe essere sufficiente l’esibizione del certificato rilasciato dall’ASI all’atto dell’iscrizione.

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