Biennale Cinema 2010 FILM ‘SORPRESA’

| 6 settembre 2010

Il film “sorpresa” e in Concorso, è, come al solito, un film cinese: “Il fosso” di Wang Bing. E’ il racconto tragico, terribile, di uno degli innumerevoli episodi di malvagità che costellano la storia dell’umanità.
Alla fine degli anni ’50 il Partito Comunista cinese decise di considerare “dissidenti di destra” più di un milione di cinesi (poi riabilitati tra il ’78 e l’81).
Alcune migliaia  di loro furono deportate (molti di questi morirono) nel Deserto del Gobi: questo film, basato sulle testimonianza dei superstiti, è la loro storia.
L’altro film in Concorso di questa giornata, è quello, in bianco e nero, di Vincent Gallo che lo ha prodotto, diretto, scritto, interpretato ed è anche l’autore delle musiche: sarebbe stato giusto che lo avesse anche visto solo lui! Ah, il film si intitola “Promesse scritte sull’acqua”.
Nella sezione Controcampo Italiano-Fuori concorso, il bel documentario della giornalista Rai, Monica Maggioni “Ward 54”.
Ward 54 è il nome deln reparto psichiatrico del Walter Reed Hospital di Washington DC, questo film racconta la storia terribile di alcuni reduci che sono stati ricoverati in quel reparto.
Bastano queste due cifre: ogni giorno si suicidano 18 veterani e nel 2009 i suicidi hanno superato il numero dei caduti in guerra.
Sempre nella sezione Controcampo Italiano ancora un film che parla di guerra.
“20 sigarette” di Aureliano Amadei.
Aureliano Amadei, unico civile sopravvissuto, è stato l’aiuto regista di Stefano Rolla, perito  nella famosa “strage di Nassirya”. Il film non vuole essere una cronaca oggettiva, bensì un racconto “in soggettiva” di quegli avvenimenti che resteranno nella storia.

Di: Carlo Gheller

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