Biella – SELVATICA – Arte e natura in Festival

| 14 giugno 2016
Selvatica 1

Aspetti molteplici della nostra “Grande Madre” Terra

La Natura mescola in sé scienza e mistero, le declinazioni che le appartengono sono molteplici: spettacolo da ammirare, fenomeno da studiare, patrimonio da difendere, risorsa per l’uomo o suo limite. In ogni caso lei, protagonista indiscussa di questo Festival, si rivela l’artista più creativa e talentuosa, fonte d’ispirazione e soggetto di tante opere d’arte. Questo evento vuole celebrarla in tutta la sua meraviglia attraverso l’interpretazione di diverse espressioni d’arte visiva: fotografia, pittura, cinema. Non solo, il programma comprende un fitto calendario di laboratori didattici, poiché il festival non vuol essere solo una vetrina,    ma vuole lasciare un segno ai suoi visitatori, soprattutto ai più giovani. Il senso di tutta l’operazione è quindi quello di andare oltre la semplice scelta di artisti di qualità che nella loro poetica abbiano inserito la natura, cercando di dare un senso più ampio a un tema sempre attualissimo e più che mai urgente. Questo è quanto possiamo leggere su www.selvaticafestival.net, Portale ufficiale della rassegna artistica multidisciplinare attualmente in corso a Biella, bella città piemontese, praticamente quasi ai piedi dell’arco alpino. Questo progetto, nato da un’idea della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella-Spazio Cultura, curato da Fabrizio Lava ed Alessandra Redaelli, vede coinvolti diversi spazi pubblici e privati, palazzi storici, Fondazioni che hanno dato la loro aperta disponibilità. Ma vediamo tutto con ordine. Il punto di partenza è Palazzo Gromo Losa, acquisito nel 2004 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e al centro di un lungo restauro che ha consegnato a questo territorio uno spazio ideale di pregio per ospitare attività culturali e sociali di diversa natura, dove nei mesi scorsi era stata ospitata una qualificata retrospettiva sul grande fotografo Henry Cartier-Bresson con immagini dalla collezione Pièrre Gianadda di Martigny. Qui ora vediamo“I SUSSURRI DEL BOSCO”: grandi pannelli a grafite su legno e piccoli lavori – sempre su questo materiale – di Marika Vicari, con i loro sentieri che si perdono tra gli alberi, fanno da quinte alle pitture poetiche di Ron Kingswood, dove gli animali sono colti nella pace sconfinata del loro habitat. Quindi “GLANZLICHTER”. Fotografie da tutto il mondo che ritraggono la natura: Il più grande concorso di fotografia naturalistica della Germania e uno dei più importanti d’Europa, a cui ogni anno partecipano migliaia di fotografi, è un viaggio in ogni dove con una selezione unica di magnifiche immagini, dal paesaggio agli animali in natura. Sono esposte un centinaio di immagini delle 21.790 inviate al concorso, nato sotto il patrocinio del Ministero Federale Tedesco dell’ambiente. Il vincitore dell’edizione 2015 è il fotografo naturalista Gian Luigi Fornari Lanzetti con “Incursione nella palude”.  “FIABE DEL PASSATO E PROFEZIE SU UN FUTURO POSSIBILE”. Nello scenario sontuoso del roseto e nel resto del palazzo, cinque gruppi scultorei in ferro battuto di Luciano e Ivan Zanoni invitano lo spettatore tra le più famose favole di La Fontaine, da La volpe e l’uva a Il topo e il leone, mentre le grandi installazioni in filo di rame di Resi Girardello, con una metafora artistica squisitamente femminile, offrono una possibile via d’uscita al destino tragico che gli scienziati intravedono per il futuro del pianeta Terra. Passiamo a Palazzo Ferrero, dove è collocato “ANIMALPOP”, progetto dove il linguaggio “minimale” di Massimo Caccia e le eleganti sculture in cartapesta di Alice Zanin ci regalano uno sguardo nuovo e fresco sulla bellezza della natura; ad accogliere lo spettatore, lungo la galleria d’ingresso, i gruppi scultorei in polistirolo ricoperto da puntine da disegno di Carlo Pasini. Raggiungiamo il Museo del Territorio Biellese dove troviamo “WILDLIFE”: la natura selvaggia nelle sculture di Michele Vitaloni e nelle fotografie di Federico Veronesi. Con la sua scultura iperrealista e profondamente suggestiva il primo ricostruisce uno scorcio di natura selvaggia. Sculture a figura intera e in proporzioni reali, accompagnate da due cornici antiche nelle quali l’artista ha ricreato due collezioni di uova di uccelli rari. Queste opere sono poste qui in un ideale confronto con una selezione di scatti di natura selvaggia di Veronesi con le sue immagini in bianco e nero tratte dal volume “Luce e polvere”, risultato di dodici anni di incontri emozionanti con i più affascinanti mammiferi africani, negli scenari incantevoli delle savane e deserti dell’Africa Orientale. Altra esposizione, contenuta ma particolare, è quella di Enrico Gaudino con i suoi acquerelli, poco conosciuti, che raccontano la storia di un dono a lui fatto dal figlio Luca: un set di pennelli di manifattura orientale acquistato in occasione di un’esposizione alla Rinascente di Milano, sul finire degli anni Sessanta. La curiosità sperimentatrice, propria di ogni artista ogni qualvolta si trovi tra le mani un nuovo mezzo di espressione, porta Gaudino a realizzare questa inedita serie, il cui soggetto privilegiato è, ancora una volta, il mondo animale. Le opere esposte provengono dal fondo grafico donato dall’artista alla città di Biella nel 1995 e dalla collezione dell’erede. Passiamo alla Fondazione Sella Onlus con “NATURA ALLO SPECCHIO / SPECCHIO DELLA NATURA”: Erminio Sella (1865-1948), fratello di Vittorio (Biella, 1859-1943, uno dei primi grandi fotografi di montagna) e nipote di Quintino (1827-1884, importante politico, Ministro delle Finanze del Regno d’Italia e tra i fondatori del Club Alpino Italiano), ha dedicato molte immagini alla rappresentazione del mondo naturale. Il suo amore per la montagna, per i viaggi nelle nazioni dell’America, dell’Asia e dell’Africa, i suoi interessi imprenditoriali nel campo vitivinicolo lo hanno portato ad un interesse profondo e partecipato verso la natura. La selezione di immagini conservate presso la Fondazione spazia dalle giganti sequoie e dagli immensi spazi degli Stati Uniti (1898) ai rododendri e ficus dell’India (1899), dalla natura incontaminata del Centro America alla sua passione per le orchidee, amorevolmente cresciute nella serra di San Gerolamo. Sempre qui troviamo “NON SOLO INTORNO A NOI”, mostra in collaborazione con i soci del Fotoclub Biella con 70 immagini circa a tema; questi fotografi si rivelano particolarmente abili a produrre bellissime immagini di natura di luoghi lontani ed esotici ma che si dimostrano altrettanto capaci di guardare nel giardino sotto casa. “UNO SGUARDO TRA NATURA E GENTI”, in collaborazione con OASIS, illustra invece popoli ed etnie di tutto il mondo in una mostra suggestiva e di grandissimo impatto; una selezione della sezione “Gente e Popoli” delle ultime edizioni dell’ “Oasiphoto contest” con 60 pannelli stampati su supporto rigido. Biblioteca Civica di Biella e Biblioteca Città Studi: “STORIE D’ACQUA E DI ALBERI” illustra questi elementi attraverso le incisioni di Federica Galli (1932-2009) in una mostra a cura di Alessandra Redaelli. L’amore per il dettaglio e una rara capacità di contemplazione della Natura hanno fatto di questa artista una delle più apprezzate interpreti dell’incisione. Nata nel 1932 e scomparsa nel 2009, ha consacrato l’intera carriera a descrivere con tale mezzo la bellezza del mondo naturale. Per ultimo, ma non da ultimo, la sede di “CITTADELLARTE”, progetto artistico-culturale nell’ambito della Fondazione Pistoletto, creata dall’artista biellese quale spazio aperto soprattutto alla creatività giovane. Una mostra incentrata sull’opera di Pistoletto “La Mela Reintegrata”, circondata dalla presentazione di dieci progetti schierati sul fronte ambientale ed energetico grazie all’impegno della scienza e della tecnologia.  La selezione dei progetti è realizzata in collaborazione con istituzioni del mondo scientifico milanese con cui Cittadellarte coopera nell’ambito del 2° Forum “Rebirth – La Mela Reintegrata”, costituendone quindi una ricaduta ed uno sviluppo in territorio biellese e auspicabilmente un collegamento permanente con il cantiere “Rebirth” (Rinascita) che si svolgerà per la durata di un anno come seguito del Forum stesso. In un altro grande spazio antistante la “Mela” possiamo vedere ed anche camminare sopra il simbolo del “Terzo Paradiso”, creato da Pistoletto fin dal 2003 quale “icona” del suo “saggio-manifesto”, costituito da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito. A questi citati si aggiungono altri progetti collaterali sparsi all’interno ed anche in altre località fuori Biella. Una vacanza da sfruttare per ammirare la nostra Madre Terra, e un monito a non danneggiarla!

Per informazioni: Tel. +39 015 0991868; http://www.selvaticafestival.net/2016

Fabio Giuliani

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