Bergamo: LORENZO LOTTO – I Capolavori della “Santa Casa” di Loreto”

| 30 ottobre 2017
Lotto - Bergamo 2017 - 1

La grandezza di questo pittore rinascimentale è stata messa in risalto solo in tempi recenti.

Ora le nove opere dell’artista, custodite nel Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto, per la prima volta lasciano, tutte insieme, la prestigiosa sede marchigiana per un’esposizione temporanea grazie alla Fondazione Credito Bergamasco per essere ammirate nel suo storico palazzo.

La più antica pala, “San Cristoforo tra i Santi Rocco e Sebastiano”, destinata ad un altare laterale della basilica, è il primo contatto tra il pittore e il Santuario. Seguono i quadri invenduti alla Lotteria da lui organizzata ad Ancona nel 1550: “Cristo e l’adultera”, “Adorazione del Bambino”, “Sacrificio di Melchisedech” e

“San Michele caccia Lucifero”; quelli eseguiti per il Coro della Basilica: “Battesimo di Cristo”, “Adorazione dei Magi” e “Presentazione al Tempio”. L’esposizione termina con la piccola tela (di collezione privata ma custodita nello stesso museo pontificio) raffigurante il “Combattimento tra la Fortezza e la Fortuna infelice”, uno degli ultimi dipinti del pittore veneziano nel “Cielo delle divinità pagane”. Simone Facchinetti, curatore dell’esposizione, ci dice: “Sono quadri che aprono uno spiraglio sulla vicenda finale del pittore. In qualche modo sono state lette come delle opere “testamento”. In particolare la stupefacente “Presentazione al Tempio” si è prestata a questa lettura interpretativa, sia sotto l’aspetto compositivo, sia per quello stilistico. Si è sempre scritto che i migliori anni della sua vita Lotto li avrebbe trascorsi a Bergamo. Credo sia interessante conoscere anche il capitolo estremo.” Questa è dunque un’occasione per ripercorrere tutta la vicenda biografica del Lotto a Bergamo, la città in cui l’artista ha vissuto dal 1513 al 1525, dove ha lasciato un significativo numero di opere, in gran parte ancora conservate nei luoghi di origine: chiese della città e del territorio oppure raccolte all’Accademia Carrara.

La Fondazione Credito Bergamasco, nell’ambito della campagna di tutela e salvaguardia del patrimonio artistico, ha messo in sicurezza la quasi totalità dei capolavori bergamaschi di Lorenzo Lotto.

Angelo Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Creberg e Direttore della mostra, sottolinea: “Chi ha ammirato i dipinti luminosi e stupefacenti del periodo bergamasco di Lotto sarà colpito dalla povertà dei mezzi impiegati nei dipinti estremi di Loreto. Vanno visti alla luce di una vita vissuta, errabonda, alla ricerca della verità. Forse è questo l’aspetto che più colpisce degli ultimi dipinti di Lotto: essi non sono solo strepitose opere d’arte ma corrispondono a un periodo particolare della vita del pittore, crepuscolare e introspettivo, caratterizzato dal declino fisico e dalla povertà. Guardandoli con una prospettiva diversa, essi ci consentono di rivivere, attraverso la struggente emozione che trasmettono, la vicenda ultima di uno straordinario uomo di inarrivabile talento che vive il periodo finale nella debolezza e in un incipit di quell’oblio, protrattosi poi per quattro secoli fino alla doverosa riscoperta del secondo Novecento.”

La Fondazione Creberg – a titolo di ringraziamento per il generoso prestito si è impegnata nel restauro conservativo di un’opera lauretana: “Il sacrificio di Melchisedech”.

Prosegue il programma dei Grandi Restauri sostenuti e realizzati dalla Fondazione nella convinzione che le opere d’arte siano beni insostituibili. Per le opere d’arte – spiega sempre Piazzoli, curatore del progetto – il restauro è un intervento necessario, spesso vitale. Questo è il motivo principale che da tempo ci induce a sostenere un’articolata campagna di restauri, finalizzata alla salvaguardia di un patrimonio comune che riteniamo di valore identitario, come attestato dai restauri di circa trenta capolavori realizzati direttamente a Palazzo Creberg che, prima della restituzione alle comunità di appartenenza, divengono oggetto di ammirazione, contemplazione e approfondimento dei nostri ospiti, in un percorso virtuoso volto all’educazione al bello e alla conoscenza del nostro rilevante patrimonio storico-artistico. A questi si aggiungono i numerosi interventi di ripristino operati direttamente sul territorio, nelle comunità locali.”

In questa occasione, nella Sala consiliare del Credito Bergamasco, saranno esposti quattro capolavori di Andrea Previtali (1480 – 1528) al termine delle rispettive operazioni di restauro. Al centro della sala, i visitatori potranno ammirare la pala della Cappella di S. Benedetto del Duomo di Bergamo, ritraente “San Benedetto da Norcia fra San Gerolamo e San Ludovico da Tolosa”, con la relativa predella che riproduce Tre episodi legati all’assoluzione di Bergamo dall’interdetto di papa Giovanni XXII, opere ripristinate dalla restauratrice Delfina Fagnani. Ai lati della grande pala centrale, la pala della Parrocchia di Locatello (BG) raffigurante la “Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista e Girolamo”, il cui restauro è stato curato da Andrea Lutti e Sabrina Moschitta, e due tavole provenienti dalla chiesa di Santa Maria Annunciata di Serina (BG) con i Santi Pietro Martire e Nicola da Tolentino, restaurate da Fabiana Maurizio, per quanto riguarda la parte pittorica, e da Leone Algisi, per isupporti lignei. Per tali interventi di restauro – tutti condotti sotto la direzione delle competenti Soprintendenze e dedicati, come già annunciato a fine 2016, al ricordo di Eugenia De Beni – Fondazione Creberg è stata affiancata dal sostegno di Nettuno srl.

Palazzo storico del Credito Bergamasco – Largo Porta Nuova 2, Bergamo; fino al 2 Novembre 2017; Orari: da lunedì a venerdì, negli orari di apertura della filiale (8.20-13.20 e 14.50-15.50); ingresso gratuito; Catalogo in distribuzione gratuita. Per informazioni: Tel. 035 393230; www.fondazionecreberg.it

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Fabio Giuliani

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