Bergamo – LORENZO LOTTO – ATTRAVERSO BERGAMO

| 13 febbraio 2017
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Gran pittore e geniale innovatore

“Il primo decennio del secolo nuovo assiste in verità a parecchie rivelazioni pittoriche oltre quella stupenda del Lotto….Lorenzo Lotto, cui spetta nell’ordine la precedenza, leggendosi la data 1500 in un suo quadro compiuto e nuovo come il San Gerolamo del Louvre, è forse tra quegli spiriti (Giorgione, Tiziano) il più moderno perché il più contrario ai canoni ancora salienti della poetica figurativa rinascimentale. Il Lotto pensa che le proporzioni non esistano. Pensa che la forma per inquietezza interna cavilli continuamente secondo un nuovo “animismo”, che non involgerà l’uomo soltanto. La luce stessa, per lui, non è più la chiara regolare solare, distributrice di ombre previste, ma soffio discontinuo, vagante. Se il tempo avesse inteso la carica rivoluzionaria ch’era in quelle modeste opinioni, il Lotto avrebbe assunto il luogo di pastore d’anime pittoriche. Il mondo purtroppo non ha mai concesso che un artista, esprimendo una nuova bellezza, che a sua volta suggerisce una nuova ragione e presume una nuova moralità, faccia rivoluzione totale. Tanto vero che artisti come il Lotto, il Caravaggio, Rembrandt, finiscono come dei vinti, quasi al bando della società in cui si trovano ad essere ospiti indesiderati perché più moderni di essa.” Così si espresse il più grande critico del ‘900 Roberto Longhi. Ma per fortuna sua ed ora di Bergamo l’artista fu generosamente accolto da questa provincia periferica. Andiamo a scoprirlo. A pochi mesi dalla solenne riapertura al pubblico dopo alcuni anni di restauri generali e riallestimenti delle collezioni permanenti, tra inizio Dicembre 2015 e fine Febbraio 2016 l’Accademia Carrara organizzava un progetto espositivo dedicato ad una delle figure artistiche più importanti del periodo d’oro dell’arte bergamasca, Giovan Battista Moroni, del quale veniva esposto il “Sarto”, tornato, se pure temporaneamente, in Italia, dopo più di 150 anni, dalla National Gallery di Londra. Attorno a questo capolavoro e ad altri suoi in Accademia era stato ideato un percorso di visita incentrato sulla figura e l’opera di questo grande pittore tra luoghi sacri, come chiese, e Palazzo Moroni. Ora un discorso similare è stato ideato attorno a Lorenzo Lotto, altro importante artista che ha lasciato a Bergamo (nonché in località ad essa vicine) diverse testimonianze sublimi del suo percorso lavorativo: “L8: Attraverso Bergamo” nato dalla collaborazione di più enti che si sviluppa in diversi luoghi cittadini. Partiamo naturalmente sempre dalla Carrara dove la mostra dal titolo “Un Lotto riscoperto” si focalizza sulla tarsia della “Creazione”, proveniente dal Luogo Pio Colleoni, profilata dall’artista e consegnata a titolo di “saggio” agli amministratori della Basilica di Santa Maria Maggiore, in dialogo con capolavori giunti appositamente in prestito da grandi istituzioni museali, quali le “Nozze mistiche di Santa Caterina d’Alessandria” (Palazzo Barberini) e    l’ “Autoritratto” (Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid), da collezioni private veneziane e milanesi e dalla chiesa di Santa Maria Assunta di Celana. Il percorso espositivo qui si completa con le opere di Lotto già presenti nella collezione museale: ‘’Predella della pala di Martinengo’’ con Martirio di Santo Stefano, Deposizione di Cristo, Miracolo di San Domenico; “Ritratto di Lucina Brembati”, “Ritratto di Giovinetti”, “Nozze mistiche di Santa Caterina da Siena, “Sacra Famiglia” e “Santa Caterina”. Il discorso poi si approfondisce con il “Lorenzo Lotto Tour-LLT”, gestito dalla Fondazione Adriano Bernareggi, che permette, oltre all’ingresso al museo a poca distanza dalla Carrara (dove si trova “La Trinità”, proveniente dalla Chiesa di Sant’Alessandro della Croce) la visita alla chiesa di San Bartolomeo e Santo Stefano con la “Pala Martinengo” rappresentante la “Madonna col Bambino e Santi”: questo è il più monumentale dei lavori di Lorenzo Lotto a Bergamo, esso combina differenti elementi della cultura complessiva degli artisti, a partire da Raffaello fino ad arrivare a Bramante e Leonardo. Venne commissionato da Alessandro Martinengo Colleoni nel 1513. La chiesa di Santo Spirito ospita la “Madonna in trono col Bambino e Santi”; firmata e datata 1521, la Pala si trova nell’ambientazione architettonica originaria, progettata dall’Isabello. Raffigura la Madonna in trono su uno sfondo di cielo, occupato da un turbinio di angeli suonatori delle vesti multicolori. La ricerca di sintesi tra accensione cromatica veneziana e monumentalità centro-italica è risolta appunto nell’invenzione del coro angelico, in cui una dissonanza di toni, sciolta in una vibrazione di luce, evoca il Paradiso. Chiesa di San Bernardino, sull’altar maggiore: “Madonna in trono con Santi”, firmata e datata 1521, punto di equilibrio tra colorismo veneto e naturalismo lombardo. Saliamo quindi nel cuore di Città Alta dove si trova il capolavoro del coro della Basilica di Santa Maria Maggiore, intarsiato da Lotto e Capoferri, visitabile, ad ingresso libero, grazie alla Fondazione MIA (Prenotazione obbligatoria per visite guidate max 15 persone, info: 035 211355). Questa Basilica continua a proporsi, nei secoli, come riferimento civico in quanto ‘’Cappella della Città’’ e come monumento religioso, quale sontuosa antologia del culto mariano. I lavori, iniziati nel 1157, proseguirono nel corso dei secoli, rendendo la attuale Basilica un’interessante testimonianza del mutare degli stili dal romanico al barocco. Lorenzo Lotto fornisce le invenzioni e i disegni a Giovanni Francesco Capoferri, noto intagliatore bergamasco, che li traduce in tarsie lignee. L’impresa dispiega tutta la potenza di Lotto narratore mostrando l’assoluta novità del racconto a tarsie figurate e non più prospettiche. Sono state realizzate 69 tarsie, di cui 33 di esse rappresentano scene bibliche e 36 ‘coperture’ a mò di sportelli. L’intera iniziativa a cura degli storici dell’arte Emanuela Daffra e Paolo Plebani, è corredata da un catalogo edito da Officina Libraria.

Accademia Carrara – Piazza Giacomo Carrara 82, Bergamo; fino al 26 Febbraio 2017; Orari: da mercoledì a lunedì 9.30-17.30 (ultimo ingresso ore 17); prenotazione gruppi e visite guidate (max 30 persone); Tel. 035 4920090; Info: 035 234396 (da lun. a ven.) – 035 4122097 (sab. dom. e festivi); www.ll8.it

Fabio Giuliani

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