Simone Fappanni – Giornale del Garda https://www.giornaledelgarda.info by Dipende Tue, 19 Mar 2024 03:45:26 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.5.30 PICTURA TACITUM POEMA https://www.giornaledelgarda.info/pictura-tacitum-poema/ Mon, 10 Apr 2023 21:40:43 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=35721 In mostra miti e paesaggi dipinti nelle Domus di Cremona

Il Museo Civico Archeologico di Cremona, in collaborazione con la Soprintendenza di territorio, ospita un’eccezionale mostra allestita negli spazi del Museo del Violino (Piazza Marconi), dedicata ai dipinti ritrovati nelle antiche domus cremonesi ed emersi duranti gli scavi. Il titolo della rassegna, curata da Nicoletta Cecchini, Elena Mariani, Marina Volonté, è più che mai eloquente: “Pictura Tacitum poema” ed è evidentemente ispirata al celebre adagio attribuito a Cicerone: «si poema loquens pictura est, pictura tacitum poema esse debet». Ovvero: «se la poesia è una pittura parlante, la pittura dev’essere una poesia silenziosa». Gli antichi manufatti artistici raccontano soprattutto miti, paesaggi e battaglie, come quella, terribile, che investì Cremona nel 69 d.C., in cui si racconta di tanti morti e feriti. Si tratta, dunque, di documenti la cui valenza va al di là della pur ragguardevole artisticità, collocandosi nel più ampio novero di quelle fonti che aiutano a comprendere meglio, e più in profondità, i complessi gangli della storia. Ma anche di storie che s’intrecciano con racconti tramandati per secoli, come quelle della “Stanza di Arianna” dalla Domus del Ninfeo, di cui viene offerta anche una ricostruzione immersiva. Si tratta, nello specifico, di affreschi augustei che ripercorrono la celebre vicenda che porta Teseo ad uccidere il Minotauro. Non meno interessanti sono gli affreschi dedicati ai lari, protettori della casa, a cui sono affiancati bronzi votivi prestati da altri musei che ricreano l’atmosfera di quei luoghi. I pezzi in mostra, appartenenti all’ampia messe di reperti rinvenuti negli scavi del 2002 e in quelli seguenti. Dopo la visita alla mostra ordinata al Museo dei Violino (e uno sguardo alla sua celebre collezione di strumenti, che comprende anche capolavori di Stradivari) per restare nell’ambito antico, è possibile visitare la raccolta del vicino nel Museo Archeologico in San Lorenzo.
Simone Fappanni

La mostra è aperta fino al 21 maggio, salvo proroghe.

Informazioni: www.musei.comune.cremona.it info.turismo@comune.cremona.it  Tel. 0372 407081 Proposte per le scuole e visite guidate: museo.didattica@comune.cremona.it – 0372 407765. mercoledì, giovedì, venerdì 11:00 – 17:00 sabato, domenica e festivi 10:00 – 18:00 *da aprile aperto anche il martedì dalle 11:00 alle 17:00 7€ intero – 5€ ridotto e gruppi, gratuito per bambini e ragazzi sotto i 18 anni 14€ mostra + Museo del Violino 10€ mostra + Museo Civico Ala Ponzone. Il biglietto della mostra dà diritto all’ingresso gratuito al Museo Archeologico.

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Cremona I Tesori di Capodimonte https://www.giornaledelgarda.info/cremona-i-tesori-di-capodimonte/ Thu, 01 Dec 2005 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=17428


Il Museo Civico “Ala Ponzone” di Cremona ospita, fino al prossimo 5 febbraio, la mostra-evento “Tesori di Capodimonte”. Si tratta di una rassegna davvero affascinante, che permette al visitatore di scoprire preziosi dipinti e disegni lombardi accanto a raffinate porcellane e oggetti di straordinaria manifattura. L’esposizione, promossa dall’Apic con il patrocinio e il contributo della Regione Lombardia e della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano e con i prestiti del Museo di Capodimonte. Nella prima sala si può ammirare la splendida “Adorazione dei pastori” di Boccaccio Boccaccino. Luci calde e avvolgenti caratterizzano i volti, su cui scivolano delicate notazioni coloristiche. Intensità lirica e meta-rappresentativa si osserva anche nella “Vergine delle Rocce” di Cesare Magni, che “interpreta” felicemente il capolavoro leonardesco. Dalla raccolta del cardinale Stefano Borgia proviene la “Sant’Eufemia” di Andrea Mantenga, eseguita con vivace piglio espressivo. Allo stesso modo non lasciano indifferenti i lavori di Polidoro Caldara, detto da Caravaggio, fra cui la notissima “Andata al Calvario”, in cui si assiste, in secondo piano, a un palpitante passaggio dal buio delle tinte, alla luminosità di quelle più vicino al piano di osservazione. Un’intera sala è dedicata a Bernardino Campi, mentre appena dopo è impossibile non soffermarsi sul delizioso “Autoritratto alla spinetta” di Sofonisba Anguissola. Già in questo lavoro giovanile, la pittrice cremonese dimostra il proprio talento, conferendo all’incarnato una morbidezza vellutata, commista a una profondità introspettiva che bene si accorda con l’eleganza della postura. Altro sontuoso ritratto è quello eseguito, con notevole trasporto, da Giovan Battista Moroni, cui segue l’interessante tela intitolata “La pulce” di Giuseppe Maria Crespi. Vere e proprie opere d’arte sono anche le porcellane di Capodimonte e della Real Fabbrica di Napoli, impreziosite da vivaci soluzioni cromatiche e curate sin nei più piccoli dettagli, ed è estremamente piacevole poter ammirare sia i soggetti legati alle tipiche maschere della commedia a quelli di carattere mitologico. 
 
Tesori di Capodimonte. Dipinti e disegni lombardi, oggetti e porcellane. Cremona, Museo Civico Ala Ponzone, Via U. Dati 4, fino al 5 febbraio 2006. Orari di apertura: dal martedì al sabato, ore 9-19; domenica e festivi, ore 10-19; giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre e 1° gennaio 2006. Biglietti d’ingresso: intero: euro9,00, ridotto: euro 7,00 ridotto speciale: euro 5,00, ingresso libero: bambini fino a 6 anni, accompagnatori di scolaresche o di comitive di almeno 15 persone.

Di: Simone Fappanni

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Cremona GIORGIO MORANDI Amici, critici e collezionisti https://www.giornaledelgarda.info/cremona-giorgio-morandi-amici-critici-e-collezionisti/ Mon, 02 May 2005 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=17782

Si apre con un intenso autoritratto la mostra dedicata a Giorgio Morandi allestita a Cremona presso il Museo Civico di via Ugolani Dati. Non si tratta, è giusto chiarirlo subito, di un’esposizione antologica, ma di una rassegna di opere selezionatissime che comprende dieci tele appartenute allo storico dell’arte Roberto Longhi e alla moglie Anna Banti e diversi lavori, fra dipinti, acquerelli e incisioni, provenienti dalle raccolte di Carlo Ludovico Ragghianti e della moglie Licia Collobi, di Alberto Della Ragione, Giovanni Spadolini, Maria Luigia Guaita Vallecchi, Mina Gregori, di Giuseppe e Adelia Noferi. Una quarantina di lavori in tutto di notevole temperatura tecnica e rappresentativa, come è l’opera di apertura, che appartiene agli Uffizi ed è solitamente collocata nel Corridoio Vasariano, che testimonia efficacemente la perizia meta-rappresentativa di questo autentico protagonista del Novecento artistico, non soltanto italiano. Come è stato osservato durante l’inaugurazione e si ritrova negli scritti in catalogo di Maria Cristina Bandera e Mina Gregori, l’allestimento ha il pregio di permettere all’osservatore di stimare anche la fitta rete di rapporti amicali che il pittore ha intessuto con personaggi di altissimo spessore culturale, specie quelli legati all’ambiente fiorentino. A sottolineare ulteriormente questo particolare aspetto, la mostra si avvale anche di un contributo video, reperito negli archivi della RAI e RAISAT, che offre un partecipato ricordo dell’artista attraverso le parole di Roberto Longhi e di Riccardo Bacchelli. Bolognese, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti della città emiliana, dove negli anni Trenta insegna incisione, Morandi si è avvicinato per un non lungo ma significativo periodo al futurismo e alla metafisica, per poi ritagliarsi una posizione nettamente autonoma rispetto ai movimenti artistici coevi, tanto da meritare persino un posto di assoluto primo piano in seno alla Biennale di Venezia dove, nel 1948, vince il Premio per la Pittura. Protagonista dei suoi quadri è il silenzio, entro cui si articolano composizioni dalle tinte morbide e vellutate, ottenute tramite l’accostamento di pochi, semplici oggetti d’uso quotidiano: barattoli, brocche, piccoli recipienti, tazzine. Non si possono, però, dimenticare le sue composizioni floreali, immerse in rarefatte atmosfere anch’esse pervase da un silenzio assoluto. Stupisce l’intensità lirica con cui i suoi semplici oggetti quotidiani diventano, attraverso i suoi tocchi, i suoi colori che paiono quasi pastellati e invece si caricano di una brillante consistenza materica, dei veri e propri “soggetti artistici”. Scrivono G. Torchio e D. Spingardi nel volume che accompagna l’esposizione: “il sobrio, quasi austero repertorio di pochi oggetti comuni di cui ha bisogno Morandi per esprimersi acquista una straordinaria densità emotiva e trasmette una sensazione di agitazione e di sottile mobilità atmosferica”. Scorrendo le opere ordinate nelle sale dell’Ala Ponzone si ritrova a pieno, dunque, quella straordinarietà del reale, fatta di accensioni luministiche e di perfetti accordi tonali, che fanno di questo artista un autentico interprete di una stagione compositiva irripetibile.



Info:tel.0372.31222; www.cremonamostre.it ; apic@digicolor.net.Orari: dal martedì al sabato ore 9-19, festivi dalle 10 -19; lunedì chiuso. Intero: Euro 6,00, Ridotto: Euro 5,00 Ridotto scuole: Euro 4,00. Ingresso libero: bambini fino a 6 anni.Il biglietto di ingresso alla mostra dà diritto ad una riduzione per la visita al Museo.


 



 

Di: Simone Fappanni

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Codroipo (UD) DA MAGRITTE A CATTELAN https://www.giornaledelgarda.info/codroipo-ud-da-magritte-a-cattelan/ Thu, 30 Sep 2004 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=16903 DA MAGRITTE A CATTELAN: CINQUANTA OPERE A VILLA MANIN, IL NUOVO CENTRO CULTURALE DI CODROIPO – NUMEROSE LE MOSTRE IN CONTEMPORANEA DEDICATE AI GIOVANI ARTISTI FINO AL 7 NOVEMBRE


Fa sempre piacere ricevere una lettera dove si annuncia la nascita di una nuova realtà culturale in grado di convogliare l’estro e la creatività artistica in spazi appropriati e suggestivi. L’ultima missiva di questo tono che abbiamo ricevuto, unitamente a una voluminosa documentazione, è quella in cui si rende nota la nascita dell’Azienda Speciale Villa Manin di Codroipo (Udine). Il centro culturale, promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Amministrazione comunale locale, sorge nell’omonimo complesso, felice esempio del periodo aureo della Repubblica di Venezia e rinomata meta turistica. Nel programma culturale spicca l’intento di valorizzare l’arte, sia italiana che straniera, attraverso diverse iniziative, anche di carattere multimediali, nonché di promuovere collaborazioni con istituzioni locali e museali. Il primo carnet di appuntamenti è già ricco e di sicuro interesse. Vediamone la struttura. Per la curatela scientifica di Francesco Bonami, è allestita la Rassegna “Love / Hate – Da Magritte a Cattelan”, con i Capolavori dalla Collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Chicago. “Love/Hate – spiegano gli organizzatori in una nota – rappresenta uno sguardo attento all’arte degli ultimi sessant’anni, partendo da opere storiche come quelle di Magritte, Dubuffet e Balthus, donate al Museo di Chicago da un gruppo di collezionisti agli inizi degli anni Settanta come stimolo e incitamento per la costruzione nel tempo di una collezione che rappresentasse la contemporaneità nel suo divenire, la ricerca artistica nelle sue fasi più sperimentali e a volte anche sconcertanti. Dal Surrealismo di Magritte all’opera di Cattelan, due artisti che in modo diverso spiazzano lo spettatore manipolando il reale e creando, per mezzo di pochi cambiamenti, un effetto sconcertante”. Fra gli artisti più noti spiccano i nomi di Balthus, Maurizio Cattelan, Christo, Larry Clark, Tony Cragg, Jean Dubuffet, Jeff Koons, Barbara Kruger, Wilfredo Lam, René Magritte, Matta, Mariko Mori, Bruce Nauman, Paul Pfeiffer, Robert Rauschenberg, Yinka Shonibare, Haim Steinbach, Jeff Wall ed Andy Warhol. Nel Giardino di Villa Manin, di fronte all’entrata del complesso, il danese Jeppe Hein presenta, nell’ambito del Progetto scultura, una fontana a cupola di sapore settecentesco che vuole idealmente rappresentare la “comunione” fra la storicità del luogo e la presenza, non invasiva, dell’arte moderna. Nello Spazio FVG, dedicato ad artisti del Friuli Venezia Giulia, è di scena la mostra dell’artista Nata, dal titolo “Nero a colori”. Ampio spazio all’arte made in Italy è data anche in seno alla collettiva “Vernice. Sentieri della giovane pittura italiana”, curata da Bonami e Sarah Cosulich Canarutto. Ventiquattro pittori di casa nostra che, servendosi di tecniche eterogenee, dall’olio alla tela ricamata sino al digitale, presentano la modernità e la molteplicità che la caratterizza. Tutte le mostre sono aperte fino a 7 novembre.





 

Di: Simone Fappanni

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CINEMA, UN POSSIBILE STRUMENTO DI FORMAZIONE https://www.giornaledelgarda.info/cinema-un-possibile-strumento-di-formazione/ Sat, 01 May 2004 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=16875 “Il cinema ha una capacità di fascinazione particolare, e se è vero che in ogni relazione formativa ed educativa è sempre presente una componente seduttiva, e che tale componente, accanto certamente a molte altre, è verosimilmente necessaria perché tale relazione risulti significativa ed efficace, ben si comprende come l’impiego del film nel lavoro didattico di formazione può costituire un’opportunità da non perdere”.
 
Così scrive Alberto Agosti, insegnante di Educazione degli Adulti e di Didattca generale presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Verona, introducendo il volume, di cui è curatore, “Il cinema per la formazione”, appena uscito per la casa editrice Franco Angeli di Milano. Il libro propone dunque una riflessione su un possibile impiego, in ambito educativo, del cinema, con particolare riferimento a quelle pellicole d’autore che, in quanto tali, possono contribuire alla formazione, sempre in divenire, dell’uomo. E proprio alla “formazione dell’uomo” in rapporto al cinema è dedicata l’intera prima parte del testo, con una riflessione sul “Mestiere di critico per la cultura cinematografica” di Roberto Escobar, sul “Cinema immaginale” di Tarkovskij, a firma di Paolo Mottana, e sulla “polisemia del linguaggio cinematografico”, argomento affrontato da Pierluigi Malavasi. Questi fa osservare che “l’utilizzo di sequenze filmiche, nel quadro di appropriati interventi educativi, non ha da contraddistinguersi come una scelta di carattere snobistico ed esclusivo; può rivestire, anzi, un significato diametralmente opposto, rispondendo allo scopo di accostare un contesto d’esperienza che nella cultura ambiente è sinonimo di divertimento ed evasione:  il cinema, alla riflessione sui valori formativi che ispirano l’azione e l’apprezzamento del mondo, riflessione “alta” e certo non estranea alla dimensione teoretica della pedagogia”. Nella seconda parte del testo, invece, ci si riferisce al cinema in relazione all’educazione estetica. Due i contributi che muovono in tal senso, entrambi scritti da Mario Guidorizzi, che analizza dapprima il celebre film “Fronte del porto” di Elia Kazaan, e a seguire il cinema di Franco Piavoli, uno dei registi italiani più apprezzati dalla critica e dal pubblico. Molto impegnativo, ma altrettanto stimolante, è il capitolo seguente, ove si parla di tecnologia della formazione e di didattica attraverso il cinema. In apertura c’è un interessante contributo di Fulvio Carmagnola sulla “Teoria e tecnica del blob”. “Essenzialmente – spiega Carmagnola – il blob è basato sulla costruzione di un reticolo di analogie, nonché di associazioni forzate…”. Il nome, ricorda lo studioso, deriva da un celebre film della fine degli anni Cinquanta, “The Blob”,  ma che è pure il titolo di un programma televisivo di Enrico Grezzi in onda sulla Rai. A seguire Alberto Agosti si sofferma sulle “immagini di sieropositività e di Aids conclamata nel cinema”; uno scritto ricco non solo di considerazioni pedagogiche, ma anche di interrogativi, come quello, tutt’altro che scontato, che ci domanda se sia o meno possibile ridere “utilmente” (e questa è la sottolineatura che più ci interessa) sulla sieropositività. Lo stesso Agosti è autore, con Luigina Mortari, della “lettura integrata del film La parola ai giurati”, una lettura “con più sguardi”, come recita la parte iniziale del titolo del saggio, che ha coinvolto un gruppo di studenti universitari. La quarta e ultima parte affronta il discorso cinematografico in relazione all’educazione alla società. Simone Fappanni propone una riflessione di taglio pedagogico a partire dal film “Prendimi l’anima” di Roberto Faenza, mentre Marina Barioglio evidenzia le “immagini della de-formazione contemporanea” nel film “Così vicino, così lontano” di Win Wenders. 

Alberto Agosti (a cura di), “Il cinema per la formazione”, 


Franco Angeli, Milano 2004, pp. 185, Euro 14,50

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Manerbio ATMOSFERE D’ARTE a MANERBIO 2004 https://www.giornaledelgarda.info/manerbio-atmosfere-darte-nella-nuova-sala-civica-di-manerbio/ Mon, 01 Mar 2004 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=11325 In coincidenza con l’apertura della nuova Sala Civica, in via Solferino 55, s’inaugura un ciclo di mostre, intitolato “Atmosfere d’arte”, che ha come tema di fondo la “Natura”, intesa sia negli aspetti più spiccatamente naturalistici, come la traduzione pittorica di paesaggi, nature morte, composizioni floreali, sia in quelli filosofici, come ad esempio lo sviluppo di temi etici quali la natura umana, la natura e il destino ecc.
La prima di tre personali, che vantano il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Manerbio, vede protagonista Luigi Danesi. Infaticabile organizzatore di iniziative culturali spesso benefiche o a favore degli anziani, è un artista davvero eclettico: passa infatti dalla pittura dalla scultura sino alla grafica con estrema disinvoltura, mostrando indubbie doti tecniche maturate poco a poco grazie a un paziente impegno quotidiano.
Dal 27 marzo al 5 verrà presentata la mostra “Verso la natura”, con opere di Giorgio Carletti, un raffinato pittore e grafico che in tanti anni di attività è riuscito a maturare un proprio stile improntato sulla limpidezza del segno e sulla preziosità del colore. Il disegno risulta, per questo singolare artista, un elemento essenziale, sia come componente propria dell’ornato sia come peculiare componente di un discorso compositivo più ampio ed articolato. Infine dal 24 aprile al 5 maggio, sotto il titolo “Desinenze”, sarà proposta la pittura di Giuseppe Zumbolo. Oltre a essere pittore, l’artista è pure  un apprezzato musicista e poeta. Due anni fa ha festeggiato i trent’anni di attività artistica con un’ampia antologica ordinata con successo presso la Bottega Alta di Rezzato (Brescia). Il suo dipingere, originariamente influenzato dai fauves e dai pop artists, ha via via assunto connotazioni assolutamente distintive in grado di affascinare per intensità e profondità lirica.
Le mostre, che vantano il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Manerbio, sono aperte tutti i giorni, tranne lunedì, dalle ore 17 alle 19 nei giorni feriali, mentre sabato e domenica anche al mattino, dalle ore 10 alle 12.

Di: Simone Fappanni

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Piacenza PERCORSI D’ARTE A CASTEL’ARQUATO https://www.giornaledelgarda.info/piacenza-percorsi-darte-a-castelarquato/ Thu, 01 May 2003 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=18199

Dal 17 maggio al 26 luglio 2003, presso lo Spazio Arte (via Dante 8) di Castell’Arquato, accogliente e antica cittadina in provincia di Piacenza, si tiene la Rassegna di Pittura Contemporanea “Percorsi d’Arte”. 

Patrocinata dal Comune di Castell’Arquato, Assessorato alla Cultura, e da “Dipende – Giornale del Garda”, l’iniziativa culturale ha lo scopo di valorizzare l’estro e l’inventiva di interessanti creativi in un contesto assai suggestivo. La manifestazione si suddivide in cinque mostre personali, presentate da uno studioso d’arte moderna. Dal 18 al 31 maggio (inaugurazione: domenica 18 maggio alle ore 17.15) espone Enrica Mogavero, definita “La pittrice del cielo”, data l’attenzione di questa autrice per questo particolare tema. Il giorno dell’apertura il poeta Giuseppe Zumbolo reciterà suoi componimenti in versi. Dal 1° al 14 giugno (vernissage: domenica 1° giugno alle ore 17.15) è allestita la personale del maestro Lodovico Girardelli, il quale propone i suoi originali acquerelli su seta. Verrà inoltre presentata la nuova monografia dedicata al maestro. Dal 15 al 28 giugno (opening: domenica 15 giugno, ore 17.15 ) vengono proposti i lavori grafici e pittorici di Paolo Lenti, frutto di un attento studio della quotidianità. Infine, dal 29 giugno al 12 luglio (cocktail con l’artista: domenica 29 giugno, alle ore 11.00), Paolo Marchetti torna ad esporre nell’antica cittadina, a un anno dalla sua fortunata personale, presentando nuovi lavori, in cui la natura occupa un posto di primo piano. Dal 13 al 26 luglio (vernissage: 13 luglio, ore 17.15) la pittrice piacentina Stefania Bravaccini propone una personale in cui, attraverso un percorso antologico, rivela la propria vocazione verso la figura e il paesaggio. Le mostre osservano il seguente orario di apertura: tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 18.30; ultimo giorno: 10.00 -12.00. Ingresso libero.

Di: Simone Fappanni

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Piacenza PERCORSI D’ARTE A CASTEL’ARQUATO https://www.giornaledelgarda.info/piacenza-percorsi-darte-a-castelarquato-2/ Thu, 01 May 2003 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=18204

Dal 17 maggio al 26 luglio 2003, presso lo Spazio Arte (via Dante 8) di Castell’Arquato, accogliente e antica cittadina in provincia di Piacenza, si tiene la Rassegna di Pittura Contemporanea “Percorsi d’Arte”. 

Patrocinata dal Comune di Castell’Arquato, Assessorato alla Cultura, e da “Dipende – Giornale del Garda”, l’iniziativa culturale ha lo scopo di valorizzare l’estro e l’inventiva di interessanti creativi in un contesto assai suggestivo. La manifestazione si suddivide in cinque mostre personali, presentate da uno studioso d’arte moderna. Dal 18 al 31 maggio (inaugurazione: domenica 18 maggio alle ore 17.15) espone Enrica Mogavero, definita “La pittrice del cielo”, data l’attenzione di questa autrice per questo particolare tema. Il giorno dell’apertura il poeta Giuseppe Zumbolo reciterà suoi componimenti in versi. Dal 1° al 14 giugno (vernissage: domenica 1° giugno alle ore 17.15) è allestita la personale del maestro Lodovico Girardelli, il quale propone i suoi originali acquerelli su seta. Verrà inoltre presentata la nuova monografia dedicata al maestro. Dal 15 al 28 giugno (opening: domenica 15 giugno, ore 17.15 ) vengono proposti i lavori grafici e pittorici di Paolo Lenti, frutto di un attento studio della quotidianità. Infine, dal 29 giugno al 12 luglio (cocktail con l’artista: domenica 29 giugno, alle ore 11.00), Paolo Marchetti torna ad esporre nell’antica cittadina, a un anno dalla sua fortunata personale, presentando nuovi lavori, in cui la natura occupa un posto di primo piano. Dal 13 al 26 luglio (vernissage: 13 luglio, ore 17.15) la pittrice piacentina Stefania Bravaccini propone una personale in cui, attraverso un percorso antologico, rivela la propria vocazione verso la figura e il paesaggio. Le mostre osservano il seguente orario di apertura: tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 18.30; ultimo giorno: 10.00 -12.00. Ingresso libero.

Di: Simone Fappanni

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2003, Cremona: PICASSO, MIRO’ E DALI’ E L’ARTE CATALANA https://www.giornaledelgarda.info/2003-cremona-picasso-miro-e-dali-e-larte-catalana/ Sat, 01 Mar 2003 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=11758 Il Museo Civico Ala Ponzone (via Ugolani Dati) di Cremona ospita, fino al 4 maggio, la mostra – evento “Modernismo e Avanguardia – Picasso, Miró, Dalí e la pittura catalana”.

L’iniziativa, allestita dall’Apic in collaborazione con Villaggio Globale International, vanta il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Lombardia. Lo scopo principale di questa imperdibile vetrina è quello di “sottolineare, come spiega una nota dell’Organizzazione, l’importanza del linguaggio plastico e le referenze artistiche di questi autori e stabilire collegamenti inediti tra le opere selezionate, collegamenti che mostrano l’evoluzione della tradizione artistica della pittura dell’avanguardia catalana che ha elementi in comune con lo sviluppo della pittura europea della prima metà del Novecento”. In effetti questi tre grandi maestri dell’arte hanno davvero lasciato una traccia notevole sulle generazioni di pittori, scultori, grafici e creativi coevi e su quelle successive, e ancora oggi rappresentano un punto fondamentale per comprendere l’evoluzione dell’arte moderna e di quella contemporanea. Di Pablo Picasso non possiamo non segnalare la presenza di lavori assai significativi, fra cui alcuni straordinari pezzi giovanili che con quelli più tardi formano un corpus irripetibile. Anche la parabola poetica di Joan Mirò è bene evidenziata, tanto che le sue composizioni si rivelano sempre di strettissima attualità e di inconfondibile preziosità stilistica. Pure importanti sono i lavori presenti di Salvador Dalì, al quale va senza dubbio il merito (fra i tanti che si potrebbero individuare e approfondire) di aver indagato sottilmente la sfera onirica, svelandola col suo particolare “surrealismo”. Accanto a loro, la rassegna presenta gli interessanti lavori di Joaquim Sunyer, Torres-García, Manolo Hugué, Santiago Rusiñol, Ramon Casas, Isidre Nonell e Hermenegildo Anglada-Camarasa. Sempre all’interno del Museo Civico è in corso, quale prestigiosa iniziativa ben legata a quella appena descritta, seppure per sommi capi, la monografica “Lo sguardo in esilio – Gabriel Morvay, tra la Catalogna e Cremona”, dedicata a questo rilevante pittore, nato in Polonia nel 1934 e morto in Catalogna nel 1988.

Le mostre sono aperte al pubblico da martedì a sabato dalle ore 9.00 alle 19.00, domenica, dalle 10.00 alle 19.00; lunedì chiuso. I biglietti d’ingresso costano dagli 8 (intero) ai 6 (ridotto) sino ai 5 (ridotto speciale) euro. Per informazioni e prenotazioni di visite guidate, tel.037231222.

Di: Simone Fappanni

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Cremona LO STRADIVARI DI PIETRO FOGLIA https://www.giornaledelgarda.info/cremona-lo-stradivari-di-pietro-foglia/ Mon, 01 Oct 2001 14:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=17765

Sul precedente numero di “Dipende” ci siamo occupati della scultura di Stradivari realizzata da Gianfranco Paulli, recentemente collocata presso lo studio del liutaio Francesco Bissolotti, in Piazza San Paolo 5. Il quotidiano locale “La Cronaca” ha inoltre dato voce a chi ha voluto confrontare l’opera con quella di Floriano Bodini, che ha trovato posto nell’ormai ex piazza Cavour, oggi intitolata al ‘sommo liutaio’ e meta di tanti visitatori. Esiste però un terzo, e relativamente più “antico” monumento dedicato al grande personaggio cremonese che rischia forse di essere, come il suo artefice, un po’ dimenticato. Si tratta della scultura, a mezzo busto, realizzata da Pietro Foglia, che si trova all’ingresso del Museo stradivariano, in via Palestro, copia della quale è stata a suo tempo destinata al Teatro Ponchielli. Realizzata in marmo bianco attorno agli anni settanta, è il risultato di una serie di scrupolosi lavori preparatori, tra cui: un gesso, oggi all’ufficio informazioni turistiche dell’Apt, in Piazza del Duomo, un bozzetto in terracotta, di proprietà privata, e un viso in marmo, custodito dagli eredi. “A proposito del volto del sommo liutaio, spiega il figlio Alcide, si è rifatto ad alcuni tratti del suo viso, in quanto immaginava Stradivari come un uomo lombardo dai tratti decisi”. Foglia ha più volte ripreso il tema dell’illustre concittadino, non senza variazioni. 

    

Di: Simone Fappanni

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Cremona CENTRALE IN MOSTRA https://www.giornaledelgarda.info/cremona-centrale-in-mostra/ Mon, 01 Oct 2001 14:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=17529

Un nuovo spazio espositivo dedicato ai giovani e agli artisti emergenti è da poco attivo, con successo, presso “La Centrale”. Nell’ex magazzino di Viale Trento e Trieste, completamente rinnovato con soluzioni architettoniche d’avanguardia, si possono pertanto apprezzare sperimentazioni pittoriche che dal figurativo moderno lambiscono misure informali. Inizia il bresciano Tiziano Brigoli con i suoi auto-ritratti, nel senso di automobili dipinte sulla tela. Esse confermano le doti di straordinario narratore proprie di questo eclettico pittore, allievo del maestro Dino Decca. Bolidi di ogni epoca, spesso con nomi illustri (Ferrari, Bugatti, Balilla…), tavolta in scala uno a uno, si rivelano perciò ricchi di un fascino inconsueto ed inatteso. Dal 20 ottobre al 16 novembre sono invece di scena i quadri di Franco Ghisolfi, detto Scalabrino. Un profondo amore per la natura contraddistingue il ‘gesto’ di questo raffinato pittore. Nelle sue opere paesaggistiche si osserva una ricorrente presenza dell’albero, sinonimo di vita, spesso immerso nei suggestivi scenari toscani. Un realismo moderno fatto di echi e dissolvenze, di poesia e di musicalità. “Segni – Forme – Figure” è invece il titolo della personale di Francesco Venturi, in programma dal 17 novembre al 14 dicembre. Dal falso d’autore all’avanguardia concettuale. In breve sintesi è questo il percorso, tuttora in divenire, di Venturi. Artista poliedrico, presenta in questa sede alcuni momenti essenziali della sua produzione, capace di far coesistere un’indole sperimentalista e una più realistico-simbolica, a conferma della sua originalità stilistica, che fra l’altro lo ha recentemente condotto a produrre singolari opere-libro, tutte da scoprire. La “Centrale” è aperta da martedì a domenica dalle 19.30 sino a tarda sera.

Di: Simone Fappanni

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NUOVE PROPOSTE ALLA “TISANERIA” https://www.giornaledelgarda.info/nuove-proposte-alla-tisaneria/ Sat, 01 Sep 2001 14:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=16996

Provengono dal mondo del restauro le due giovanissime artiste che espongono, fino al 21 settembre, presso “La Tisaneria” di Piazza della Pace. 

Francesca Sangiovanni di Crema e Katarzyna Ingalis di Pinerolo frequentano, infatti, il corso di “restauro libri, documenti e stampe antichi” all’Istituto “G. Bertesi”. Francesca Sangiovanni, prima di decidere di studiare restauro, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Accanto a opere grafiche, alcune delle quali riferibili a certe sperimentazioni visive della migliore Pop Art statunitense, con sovrapposizioni coloristiche di forte presa emotiva ed emozionale, troviamo infatti dei lavori realizzati con materiali piuttosto solidi, strutturati in modo da definire dei collages materici che, nello svolgersi, raggiungono la brillantezza e la coesione dell’affresco. Non meno interessanti sono le opere di Katarzyna Ingalis, per gli amici “Kasia”. Dipinge ad olio e ad acrilico dall’età di tredici anni. Nelle sue tele si osserva un apparato coloristico dettato dalle più diverse suggestioni immaginative, frutto di una sorta di elaborazione memorialista di intensa forza comunicativa. Una vena simbolica è parimenti presente in quasi tutte le sue composizioni, anche se, cosa non da poco, tale vena viene a disvelarsi soltanto dopo un’approfondita disamina. A seguire, e fino al 21 ottobre “La Tisaneria”ospita una mostra di opere del pittore piacentino Giovanni Coperchini. Autodidatta, ama spaziare da un soggetto all’altro senza alcuna preoccupazione di continuità tematica: ama infatti dipingere e re-inventare i soggetti, non limitandosi a una mera riproposizione fotografica o, peggio ancora, tautologica, della realtà in quanto tale. Pastelli e sanguigna sono i suoi strumenti espressivi prediletti per comporre suggestivi scorci (specie di Piacenza e del Piacentino, ma non solo), nature morte di morandiana memoria, e soprattutto oggetti minimi del reale, che diventano soggetti minimi di una narrativa davvero interessante, anche per i supporti impiegati: carta da pacco e carta da disegno classica.

Di: Simone Fappanni

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Torri del Benaco (VR) “IMMAGINI OLTRE IL REALE” 2000 https://www.giornaledelgarda.info/torri-del-benaco-vr-immagini-oltre-il-reale-2000/ Sat, 01 Jul 2000 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=11626 RASSEGNA INTERNAZIONALE D’ARTE SURREALISTA
Domenica 30 luglio, alle ore 16.30, a Torri del Benaco, presso lo Spazio Espositivo di Viale Fratelli Lavanda (Scuole Elementari), a due passi dal Castello Scaligero, si tiene l’inaugurazione ufficiale della Rassegna Internazionale d’Arte Surrealista “Immagini oltre il reale”, che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 13 agosto. La mostra, organizzata dall’Archivio Int.le d’Arte Surrealista – Italart, in collaborazione con la locale Amministrazione Comunale, il Comitato Per Albisano, la Galleria Immagini e il nostro giornale, vuole presentarsi come una sorta di ideale osservatorio sugli sviluppi della corrente surrealista, teorizzata da A. Breton. Come scrive Simone Fappanni – nostro corrispondente da Cremona e direttore artistico della manifestazione culturale – nella prefazione all’elegante catalogo della rassegna, “l’esposizione non vuole essere una mera operazione ‘citazionista’, nella quale cioè si vuole offrire una riproposizione nostalgica dei temi fondamentali del surrealismo. S’intende invece tentare di valorizzare artisti che, ispirandosi a quella corrente e condividendone gli aspetti di fondo, stanno intraprendendo percorsi formativi alquanto autonomi, a volte estremi, ma sempre e comunque in grado di coinvolgere anche l’osservatore meno abituato a frequentare manifestazioni culturali simili a questa.” Segno di una manifesta volontà di dare spazio anche a tutte quelle tendenze che animano il moderno surrealismo e che, come ha tenuto a sottolineare il Maestro Oscar Pavoni, responsabile dell’allestimento della vetrina benacense, contribuiscono a rendere questa espressione artistica fra le più coinvolgenti. Diciassette gli artisti invitati a partecipare, per un totale di oltre sessanta opere selezionatissime, divise in tre sezioni: pittura, grafica e scultura: questi i numeri di una mostra che si propone di interessare un pubblico assai vario ed eterogeneo. Non essendo possibile soffermarsi, per evidenti ragioni di spazio, su ciascuno dei protagonisti della mostra, ci limitiamo a dare l’elenco degli espositori, rimandando ogni ulteriore approfondimento al catalogo della Rassegna, disponibile gratuitamente presso lo Spazio Espositivo, il cui ingresso è libero: Giuseppe Borella, Daniela Caciagli, Giancarlo Calamai, Giorgio Carletti, Osvaldo Crotti, Giombattista Cultrera, Serban Dumitru Ion, Francesco Gotta, Oscar Mendoza, Claudio Montorfano, Enrica Mogàvero, Johnny Pavoni, Daniele Pedroni, Emilio Tricerri, Titta Rossi, Susanna Viale, Alberico Zanini.

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Milano ARTE AMBROSIANA DAL IV AL XIX SECOLO https://www.giornaledelgarda.info/milano-arte-ambrosiana-dal-iv-al-xix-secolo/ Thu, 01 Jun 2000 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=17679 “SPLENDORI AL MUSEO DIOCESANO DI MILANO ”

A Milano, presso gli antichi chiostri di Sant’Eustorgio, affacciati sulla passeggiata di Porta Ticinese, la Curia meneghina sta ultimando l’allestimento di una sede museale composita, in cui, oltre a collocare, in modo permanente, inestimabili collezioni d’arte sacra (attualmente è stata ordinata, in via definitiva, la celebre Collezione I santi vescovi di Milano del Card. Erba Odescalchi), vengono presentate, con cadenza periodica, mostre monotematiche. In questa cornice così suggestiva si tiene la rassegna “Splendori al Museo Diocesano di Milano – Arte Ambrosiana dal IV al XIX secolo”, che rimarrà a disposizione degli appassionati d’arte fino al prossimo 29 ottobre. Tema di fondo è la “Bellezza” che, come ricordato nell’opuscolo di presentazione della mostra che qui usiamo come fonte, attraverso le parole del Card. Carlo Maria Martini, si estrinseca anche attraverso l’arte, “annuncio della Bellezza che salva”. Un argomento che viene enucleato dai curatori attraverso ampi saggi di un percorso estetico e assieme teologico che dalle primissime tracce di una pratica di fede semplice e pura, risalenti al IV secolo, scorre veloce attraverso le successive croci astili per poi soffermarsi attentamente sulla pittura lombarda, specie quella di Marco d’Oggiono (1473-1530), di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, di Bernardino Zenale (1456-1526), di Pier Francesco di Cesare detto il Morazzone (1573-1626). Più vicine a noi, per altezza cronologica e per sensibilità stilistica, sono invece le opere di Enrico Hayez (1791-1882), celebre per tele a sfondo storico, per i ritratti di nobili e di benestanti dell’epoca e per il ciclo di oli e grafiche atti a illustrare, non senza una notazione spirituale e intimista, i principali episodi del “Giulietta e Romeo” di William Shakespeare, e di Mosé Bianchi (1840-1904), che proprio a Milano, e precisamente all’Accademia di Brera, diede inizio alla propria preparazione artistica, assecondata da una vera predisposizione per i paesaggi e per i ritratti. Oltre alle opere di questi e altri maestri vengono presentati manufatti d’oro, d’argento e di pietre preziose di finissima fattura e raccolte normalmente non accessibili al grande pubblico. Il Museo Diocesano è aperto tutti i giorni, tranne lunedì, dalle ore 10 alle 19, giovedì dalle 21.00 alle 22.30.

Di: Simone Fappanni

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Cremona: BERTOLDI, BERTOLINI E ASNICAR 2000 https://www.giornaledelgarda.info/cremona-bertoldi-bertolini-e-asnicar-2000/ Sat, 01 Apr 2000 16:15:00 +0000 http://www.giornaledelgarda.info/?p=17787 L’Associazione culturale Adafa di Cremona presenta le opere di tre interessanti artisti che, pur operando prevalentemente in ambito locale, hanno saputo farsi apprezzare anche lontano da Cremona, ricevendo lusinghieri consensi di critica e di pubblico, tanto da meritare di esporre presso questo sodalizio, guidato per tanti anni dall’indimenticato professor Ugo Gualazzini, docente e studioso di sicuro spessore umanistico, dopo avere preso parte alla Mostra del Settantennio (24 ottobre – 10 novembre 1988), come documentato nell’elegante catalogo uscito in occasione della rassegna. Dunque, fino al 9 aprile, le sale di via Palestro 32 ospitano le grafiche di Graziano Bertoldi e Angelo Bertolini, entrambi presenti, su invito, alla VI edizione della “Biennale di Cremona”, conclusasi poco più di un mese fa. Tuttavia, specie a livello stilistico, le differenze fra i due sono davvero molte, pur trattandosi di artisti che amano particolarmente i soggetti paesaggistici e, più in generale, naturalistici. Graziano Bertoldi, cremonese doc, classe 1946, ama esprimersi mediante l’incisione e la xilografia, sia a tema vedutistico che sacro, l’illustrazione di libri e la creazione di manifesti relativi alle più diverse iniziative sociali. Egli possiede un segno particolarmente agile e deciso, tanto che le sue composizioni sembrano realizzate con estrema rapidità e indubbia capacità di sintesi, rivelandosi poi quale autentico frutto di un’attenta meditazione e ricerca, che proprio nel segno trova la sua naturale espressione. Invece, Angelo Bertolini, nato a Pozzo Baronzio, cittadina ove vive e lavora, nel 1940, formatosi attraverso svariate esperienze artistiche, che spaziano dalla pittura all’incisione, ha intrapreso, con identico successo, la via della creazione di opere a pastello, caratterizzate da tinte vellutate, morbidissime, capaci di sprigionare una luce tutta interiore, la quale conferisce un particolare lirismo al soggetto rappresentato sul supporto cartaceo. Al termine di questa esposizione, qualche giorno più tardi, precisamente il 15 aprile, si potrà visitare, fino a fine mese, la personale di Giusy Asnicar, altra apprezzata pittrice cremonese, insegnante presso la Scuola Media “Virgilio” oltre ad essere attiva promotrice di iniziative d’arte in seno a diversi circoli, fra cui l’Associazione Artisti di via Mauro Macchi. Il fascino dei suoi oli discende da un’atmosfera di avvolgente vigore espressivo, nella quale leggere l’amore della pittrice per la natura, vista nei suoi aspetti più intimi e puri. E sono cavalli al pascolo immersi in un tipico paesaggio padano, vedute della città dai campi… piccoli elementi di una storia quotidiana che guarda al ricordo e al sogno senza indugiare in inutili preziosità meramente decorative. Le mostre sono aperte al pubblico tutti i giorni, dalle 17.30 alle 19.00.

Di: Simone Fappanni

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