Desenzano: La Villa Romana

| 1 aprile 1993
villa romana-pavimentazione

Sotto sotto… ATTENTI A DOVE METTETE I PIEDI

Nonostante la sua posizione centrale rispetto all’abitato moderno (non lontano da piazza Malvezzi e più precisamente accanto all’edificio delle Poste), forse non tutti i cittadini di Desenzano conoscono la grande importanza archeologica e storica che riveste per il loro passato la locale villa romana. Alcuni l’avranno visitata un po’ in fretta guardando distrattamente i suoi mosaici multicolori, gli spezzoni di muri ed i pochi frammenti conservati di affreschi, i più giovani ci si saranno lasciati portare in gita scolastica dagli insegnanti, altri ancora ne avranno solo sbirciato i ruderi attraverso le sbarre o le maglie delle recinzioni, magari chiedendosi un pò perplessi a cosa possa servire conservare
in vista quelle “quattro pietre”. Probabilmente la maggior parte di costoro non immagina che adesso Desenzano non esisterebbe, certamente non con questo nome e forse neppure in questo luogo, se non ci fosse stato qui nel IV sec. d.C. un “fundus Decentianus”, vale a dire la tenuta agricola facente capo alla grande villa sul lago di proprietà di un tal Decentius (forse personaggio di rango imperiale quando Milano fu capitale dell’ impero Romano). Ma già in precedenza, a partire dal I sec. d.C., uno o più edifici di una certa dignità architettonica e decorativa avevano occupato questa zona di grande bellezza paesaggistica, compresa tra le rive meridionali del lago e l’anfiteatro morenico, nonchè vicina ad un asse viario di grande comunicazione: la “via Gallica” (che collegava la città di Bergomum, Brixia e Verona). Anche se dall’esterno sembra che tutto resti immobile tra le rovine della villa, il lavoro degli archeologi continua e non solo nella penombra dei magazzini dove sono accatastate casse di reperti o nei laboratori di analisi. Periodicamente gli
scavi riprendono e seguitano ad aggiungere tasselli importanti alla ricomposizione ed alla comprensione dell’intero complesso abitativo, la cui scoperta avvenne casualmente nel 1921. La parziale risistemazione dell’area, con l’istallazione di nuovi sistemi di copertura ed il posizionamento di pannelli esplicativi lungo il percorso archeologico, oltre alla recentissima pubblicazione di una completa e agile guida edita dal Poligrafico dello Stato, vogliono rinnovare nel pubblico, sia di desenzanesi che di turisti, l’interesse per un monumento che può essere considerato il nucleo iniziale della Desenzano moderna.

Brunella Portulano

 

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