“DIT E FAT DE LE NOSE FOMNE”

| 1 marzo 2003
DIT e FAT grande

Nuova pubblicazione tratta dalla ricerca DONNA DEL LAGO per l’Associazione Indipendentemente editore del mensile Dipende – Giornale del Garda che verrà presentata l’8 marzo in Galleria Civica a Desenzano alle ore 17 e 30.

Il libro “Dit e Fat de le nòse fomne, Le donne bresciane raccontano le nostre tradizioni” fa parte di un ampio progetto sul tema della donna bresciana quale interprete nel tramandare usi, costumi e cultura popolare attraverso la tradizione orale e nella leggenda, finanziata dalla Regione Lombardia, Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia. La Banca di Bedizzole Turano Valvestino, Istituto di Credito profondamente radicato nel territorio, ha prontamente accettato l’idea di finanziare la stampa del volume, garantendo in questo modo il progredire concreto dell’iniziativa.
“(…) Questa pubblicazione -afferma l’Assessore Regionale prof. Ettore Albertoni nell’introduzione- dà (…) un contributo di rilievo: gli intervistati, divenuti protagonisti, hanno reso la propria testimonianza attraverso i ricordi, facendo rivivere l’intera gamma di una tradizione popolare espressa attraverso personaggi, usanze, mestieri, religiosità, gastronomia, abbigliamento, filastrocche, giochi inerenti alla vita quotidiana sul lago di Garda e nel circondario. Il tutto espresso in quei proverbi, che costituiscono un aspetto centrale della tradizione stessa, in quanto consentono di recuperare con immediatezza il rapporto con la cultura della Comunità che li esprime, grazie anche ad una struttura ritmica – ben evidente nelle pagine di questo libro – che ne favorisce la memorizzazione, la circolazione e la conservazione”.
Il libro comprende alcuni temi del quotidiano estratti dal materiale della ben più vasta ricerca basata sull’intervista di centinaia di persone che hanno ricordato tante espressioni e tradizioni che stanno progressivamente cadendo in disuso. L’interrogativo se fosse corretto imporre su carta stampata ciò che in realtà è suono ed esclusiva tradizione orale, è stato soddisfatto dal timore della perdita di buona parte di un patrimonio che innegabilmente è parte della nostra cultura delle origini, ed ha convinto della necessità dell’operazione.
Il Primo capitolo parla de “L’Amùr” iniziando con il detto classico “quant che l’amùr el ghè, la gamba la tira ’l pè” fino ad arrivare a suggerimenti più sottili: “chi völ la nus squase la ràma, chi völ la fiöla carèse la mama”. A stento si trattiene un sorriso leggendo i detti popolari tante volte sentiti dalle nostre mamme e nonne per dare un consiglio, un insegnamento che il dialetto esprime in modo semplice, spesso figurato, ma sempre diretto ed efficace.
Il secondo capitolo è dedicato a “La Cà” ed inizia con “Paés” brano del noto cantautore bresciano Charlie Cinelli. Si passa poi alla gastronomia con “El Mangià” e “Le Ricete” rigorosamente in dialetto con traduzione, raccontate dalle “fomne” della Valvestino ed altre tratte, per gentile concessione, dalla raccolta realizzata diversi anni or sono dal gruppo 3P di Puegnago.
“La Campagna” “El Laurà” “I Mestèr” e “Siòri e Poarècc” raccontano i lavori e gli aspetti economici di un tempo, accompagnati da testi di canzoni di Cinelli.
“La Religiù” e “Le Orasiù” racchiudono preghiere scherzose, superstizioni, ma anche le belle interpretazioni in vernacolo delle preghiere classiche del Canossi, per gentile concessione dell’omonima Fondazione.
Seguono “El Lönare” con i proverbi relativi ai diversi mesi dell’anno, ed “El nòs Dialèt” dove vengono analizzate le diverse etimologie di alcune espressioni.
Si chiude con i doverosi ringraziamenti agli Enti che hanno contribuito al lancio dell’iniziativa. Cominciando dalla Regione Lombardia, che ha permesso concretamente di dare il via al progetto. Proseguendo con la Banca di Bedizzole Turano Valvestino, che ha appoggiato con intensità fattiva la pubblicazione di un corposo estratto della ricerca. Non mancano, nel novero delle riconoscenze, le citazioni per la Provincia di Brescia e per tutti i Comuni bresciani, ovvero Bedizzole, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Magasa, Padenghe sul Garda, Salò, Sirmione e Soiano del Lago che hanno patrocinato l’iniziativa insieme alla Comunità del Garda, alla Fondazione Canossi e all’Ente Navigazione Laghi, oltre al Museo della Donna di Ciliverghe ed al cantautore Charlie Cinelli.

Di: Raffaella Visconti Curuz

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